1. Una cagna di nome chiara


    Data: 06/09/2018, Categorie: Etero Autore: bollinger77, Fonte: Annunci69

    Un weekend del mese scorso avevo in programma un'uscita con i miei colleghi, pizza, pub, discoteca... Una di quelle serate che durano tutta la notte...
    
    Mentre mi stavo preparando, mia moglie Chiara, mai molto contenta di lasciarmi uscire, mi prega: "non lasciarmi sola questa sera, dai!!"
    
    "È solo una cena, rientro il prima possibile" ribattei subito io. "No dai, tanto lo so che stai fuori tutta la notte..." "Se stai a casa faccio tutto quello che vuoi" cercò di stuzzicarmi accarezzandomi con fare persuasivo e guardandosi con due occhi languidi che lasciavano ben pochi dubbi sul senso delle sue parole. "No dai" insistei io, anche se non più tanto convinto "è da un mese che ho organizzato questa serata". Lei era più convincente di me: "Dai, sul serio: se rimani a casa puoi farmi tutto quello che vuoi..." disse strusciando il suo culetto sulla mia patta.
    
    A quel punto ero fregato: tentennai: "Sei sicura? Posso farti tutto quello che voglio?" Chiara capì che ormai aveva vinto: "Tutto quello che vuoi".
    
    "Ok, vediamo. Inizia a spogliarti". Chiara, contenta di avermi convinto, si spogliò, tutta sorridente, ignara di cosa le avrei fatto passare quella sera...
    
    Quando fu tutta nuda di fronte a me, chiamai i miei amici per dir loro che non potevo partecipare alla serata.
    
    Nel frattempo tirai fuori qualche "accessorio": ammanettai Chiara e le misi un collare con tanto di guizaglio a catena. "Questa sera sarai la mia cagna!"
    
    Me la misi sulle ginocchia col culo per ...
    ... aria ed iniziai a sculacciarla per bene. "Ahia, così mi fai male!" provò a ribellarsi e divincolarsi. Allora io tirai più forte il guinzaglio e la strinsi
    
    più stretta "stai zitta troietta, ora ti insegno come ci si comporta con il proprio padrone" "Inizia a contare le sculacciate!" SCIAFF "Uno..." SCIAFF "Due"SCIAFF "Tre"...
    
    Quando le sue natiche erano ormai diventate fucsia e roventi al tatto, mi fermai... Eravamo arrivati a trenta sculacciate.
    
    "Ora da brava cagnolina, mettiti a quattro zampe" lei obbedì in silenzio e, con una smorfia da cui traspariva un misto di dolore, stupore e spavento, si posizionò docile ai miei piedi.
    
    Io ero ancora del tutto vestito, allora mi spogliai e mi misi davanti a lei.
    
    La tirai su per il guinzaglio e allargai leggermente le gambe. Ovviamente il mio uccello era già in pieno tiro.
    
    "Ora lecca le palle al tuo padrone!" Chiara, anche se un po' riluttante, continuò ad obbedire in silenzio (forse il sedere le faceva proprio male). Lasciai che mi leccasse le palle per un po', poi, quando mi stufai, le dissi di salire lungo l'uccello con la lingua. "Ora prendilo per bene in bocca!" Chiara iniziò a spompinarmi con gusto. Avrei voluto lasciarla fare a lungo, ma sarei venuto troppo in fretta... E io avevo ancora altri progetti per la serata...
    
    "Brava me lo hai succhiato bene: ti meriti un premio" sfilai con riluttanza il mio cazzo dalle labbra morbide di Chiara, che tornò nella sua posizione a quattro zampe, e presi il "premio": del ...
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