Intrepida e sfacciata
Data: 08/09/2018,
Categorie:
Etero
Autore: iprimipassi
... sentire attraente, oltre che più dedita al suo uomo.Quella sera, avremmo dovuto approfittare della partita per le presentazioni ufficiali. Oltre a me, Elena e i tre ragazzi, avrebbero dovuto esserci anche le fidanzate di due di loro. Invece, le altre donne della compagnia erano state costrette a dare forfait all�ultimo. Dietro insistenza del padrone di casa, però, io ed Elena eravamo comunque andati a cena, fermandoci per gli ormai oltre novanta minuti di gara.La serata era trascorsa tranquilla, ma ora la mia accompagnatrice iniziava a dare chiari segni d�insofferenza.�Neanche tu mi sembri concentrato sulla partita��, mi disse all�orecchio, mentre muoveva lentamente il bacino per strofinare il suo sesso sul mio membro già duro.�Sei sleale��, risposi, sospirando.�Perché?�, mi disse, portando il suo volto davanti al mio per guardarmi fisso negli occhi.�Lo sai benissimo��, replicai, oscillando di rimando per assecondare i suoi movimenti. �Questo è un bieco ricatto��, conclusi sogghignando.�Oh, no�, riprese lei, �Se volessi ricattarti, saremmo fuori di qui nel giro di dieci minuti��, concluse allusiva.�Dici?�, incalzai, senza distogliere lo sguardo.�Mi stai sfidando?�, ribatté Elena, fingendo contrarietà e alzando appena il tono della voce, per farsi sentire dai presenti. I ragazzi presero a guardarci, incuriositi da quella scena.�Vediamo cosa sai fare allora. Convincimi�, dissi, allungando il collo per cercare ancora la sua bocca.Elena si sottrasse a quel contatto, portando ...
... la sua mano destra fra le mie gambe e facendola scorrere vigorosamente lungo la mia erezione.I ragazzi, ormai, non facevano più caso alla partita, ritenendo ben più interessanti le azioni che si stavano svolgendo a poche decine di centimetri da loro.Quando Elena aprì la zip dei jeans che indossavo, quello, assieme all�audio della telecronaca, fu l�unico rumore che si avvertì nel salone. Per il resto, eravamo tutti immersi in un silenzio surreale.In breve, il mio membro completamente eretto venne esposto agli occhi dei presenti. Elena lo strinse facendo scorrere su e giù lentamente la sua mano, che riusciva a coprire neanche metà dell�asta. Nel contempo, si lasciò scivolare in ginocchio tra le mie gambe, portando il suo viso tanto vicino alla mia intimità che potevo percepire il suo respiro caldo investirlo in pieno.I ragazzi guardarono con espressione stupita le mosse di Elena, intenta a far scomparire il mio glande nella sua bocca e lasciarlo arrivare fino in gola, per rendere il mio membro pregno e lucido della sua saliva.Dopodiché, mi fece inarcare il bacino per tirar giù fino alle caviglie sia i jeans che gli slip, e permettermi di divaricare le gambe al fine di avere un maggiore spazio di manovra.Teneva gli occhi fissi nei miei mentre, inginocchiata sul pavimento, non trascurava di baciare e leccare neppure un centimetro della mia pelle. La sua lingua saggiò la consistenza del mio scroto gonfio prima di percorrere tutta l�asta ed imboccarla nuovamente. Ormai, le vene in ...