1. Ballando il tango


    Data: 10/09/2018, Categorie: Masturbazione Autore: Alba17, Fonte: EroticiRacconti

    Ti guardo mentre fumi una sigaretta. Ti cammino davanti per provocarti. Mi guardi dall'alto in basso come per dirmi: vattene, non sono per te! Sorrido a me stessa. Mi piacciono le sfide e ho già deciso: quest' uomo sarà MIO! Ti rivolgo la parola, così per caso. Gioiosa e spensierata, mi avvicino mostrando il sorriso che da sempre mi contraddistingue. "Ciao". "Ciao" rispondi senza nemmeno alzare gli occhi, mentre una nube di fumo esce dalla tua bocca e ti avvolge di mistero. "Sono Alba", mi presento. "So chi sei" mi dici alzando un sopracciglio. "Ah, si?! Allora saprai anche che adesso vorrei prendere un caffè con te" dico con l'aria strafottente di una 18 enne. "Alba, che hai? Ti sei stufata di giocare con i tuoi amici? Guarda che qui non si gioca. Il fuoco non si tocca". Rido, mentre tu ti alzi e te ne vai. Ti guardo allontanarti con passo deciso e penso a cosa mi abbia tanto colpito di te. Forse quell'aria misteriosa di uno che ha vissuto in pieno ma non lo dice, forse perché sono stata sempre affascinata dagli uomini maturi, forse nel tuo modo sei così dannatamente bello... "Non finisce qui!" ti urlo dietro. Alzi la mano con noncuranza, e continui a camminare senza neppure voltarti. L'indomani... Alba è a caccia. Mi vesto con jeans aderentissimi e scarpe da ginnastica, una maglietta che lascia intravedere il mio addome piatto e il mio sedere tondo. Mi guardo allo specchio. Mi piaccio. Forse dovrei mettermi più rossetto, mi dico. Le mie labbra diventano rosse, l'eye-liner e ...
    ... il mascara mettono in risalto i miei occhi verdi. Mi guardo allo specchio: davvero niente male, vediamo se oggi riesci a resistermi. Ti passo davanti sculettando. Alzi gli occhi. Sorridi. "Buongiorno signor so-tutto-io, come va stamattina? Sei forse di buon umore?". "Lo dico per il tuo bene, signorina, stammi lontano!". Mi mordo il labbro in modo provocante: "e se non volessi?". "Dico davvero, è meglio che tu mi stia lontano". "Meglio per chi?" ti chiedo. "Per te". "Sicuro?". "Sicurissimo!" "Quindi tu sei così presuntuoso che pensi di sapere meglio di me, cos'è meglio per me?". I tuoi occhi stavolta mi guardano dritti nei miei. Vedo una luce, un filo di curiosità che si accende. Faccio per allontanarmi, ma, mentre mi allontano, ti sfido ancora: "prima o poi quel caffè insieme lo prenderemo. C'è la farò a fartelo prendere, vedrai", dico facendoti l'occhiolino. "Non giocare a giochi che non conosci. Puoi solo perdere". "Preferisco perdere, piuttosto che non provarci affatto", rispondo decisa senza battere ciglio. Ridi divertito, senza scomporti troppo. Chiudo gli occhi. "Dio, quanto mi piaci!" penso tra me e me. Passai tante altre volte davanti a te, senza però riuscire nel mio intento. Più facevi il misterioso e più il mio voler conoscerti a tutti i costi e farti mio mi premeva più di qualsiasi cosa. Ogni mattina ti dovevo vedere e, se non succedeva, sentivo un vuoto dentro me, quasi un dolore fisico. Cominciai a seguirti. A frequentare gli stessi posti che frequentavi tu, le ...
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