1. FESTA DI PRIMAVERA


    Data: 11/09/2018, Categorie: Etero Autore: roberto penna

    ... iniziai a succhiare le labbra simili a valve di una pianta carnivora. Le sue mani premevano contro la mia testa. “Mi sento morire” soffiò.Mi sollevai e liberai il sesso dalla prigionia, si sedette e iniziò a carezzarlo, prima con le mani e poi con la lingua fino a farlo scomparire fra le sottili labbra sporche di rossetto. “Scopami!” disse quasi implorandomi. Le sollevai la gambe e la penetrai con dolcezza, assaporando sensazioni sfilate via nel tempo, sentii i peli del pube solleticare i miei, l’abbraccio avvolgente della sua fica; succhiavo i capezzoli duri e godevo delle piagnucolosa cantilena che usciva dalla sua bocca. Venni con una forza che non ricordavo di avere, mi svuotai completamente in quell’involucro di carne che aveva sollecitato le mie fantasie sopite, poi mi accasciai su di lei.Mi scostò dopo qualche minuto, doveva tornare alla festa, certamente la stavano cercando; rimasi sdraiato su quel pagliericcio, tornando con la mente agli attimi precedenti, mi sentivo bene e di nuovo in forze, uscii dalla stalla e chiusi gli occhi sentendo il sole sulla pelle sudata, un refolo di vento portò il profumo del grano, accesi un sigaro e tornai in piazza.
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