1. La puttana timida.


    Data: 11/09/2018, Categorie: Etero Autore: samas2, Fonte: RaccontiMilu

    ... aprirlo a tavola temendo di rivelare le sue emozioni.Quando finalmente la cena finì, Carlotta, precipitosamente rientrata in camera finalmente, tremando per l’ansia, lesse il biglietto assai scarno: “ Camera 124, ti aspetto. U.”Ebbe un tuffo al cuore.Carlotta, inaspettatamente e quando aveva ormai perso speranza, vedeva le sue fantasie sostanziarsi, ma si sentì cogliere da un inaspettato e irragionevole timore e da mille remore e fu sul punto di rinunciare. Ma, da troppo tempo aspettava un’occasione simile e ricacciò dubbi e incertezze.Un attimo dopo guardandosi alle sue spalle con circospezione, bussava alla porta della stanza 124, con il cuore in tumulto. L’idea che qualche conoscente la potesse vedere entrare in quella camera rendeva l’avventura pericolosa ma avvincente. Immaginava i pettegolezzi che ne sarebbero seguiti, la sua specchiata moralità rovinata: che miscela intrigante! Bussò sommessamente, la porta si aprì e lei scivolò rapidamente all’interno.- Fatti ammirare: sei bellissima. Mettiti comoda, posso offrirti qualcosa?- No grazie.- Arrossì palesando un residuo imbarazzo per un rigurgito di moralità.Ugo non perse tempo, si avvicinò e baciò Carlotta che ricambiò il bacio ardente dell’uomo; le loro lingue si avvinghiarono nei passi di un’erotica danza le loro salive si scambiarono di posto. Mentre le sue mani la liberavano del suo vestito, lasciandola in lingerie e decolleté ai piedi, Ugo le sussurrò suadente:- Vuoi giocare un po’ con me Carlotta? - Ella annuì.Per ...
    ... prima cosa le bendò gli occhi con una sua cravatta, la prese in braccio e la adagiò sul letto.Sollevandole le braccia al di sopra del capo Ugo gliele fissò legandole con il cordone dell’accappatoio alla testiera del letto. L’essere immobilizzata accrebbe l’eccitazione della signora.Le fu slacciato il reggiseno. Era nuda, eccetto gli slip, esposta e sottoposta al completo controllo di quell’uomo. Ansimò mentre lui esplorava, si trastullava con le sue morbide mammelle, frugava eroticamente le sue cavità e odorava e leccava tutto il suo corpo. Da quanto tempo non provava una tale emozione! Udì il tintinnare di ghiaccio in un bicchiere, poi baci gelati e ardenti allo stesso tempo sui suoi capezzoli; piccoli morsi le strapparono acuti gridolini. Con la benda che le impediva la vista, gli altri sensi erano acuiti e poteva cogliere sfumature inedite: la sua lascivia traboccava come i suoi umori, che sgorgavano dalla sua fessura bagnata.I capezzoli erano duri da scoppiare e dolenti per la tensione. Non vedeva l’ora che lui le sfilasse le mutandine, e appena ciò accadde, attese trepidante di desiderio. Percepì la lingua e le labbra dell’uomo giocare e indugiare alla radice delle sue cosce e poi puntare decise alla sua cavità succosa e odorosa come un frutto maturo bevendone gli umori. La sua figa leccata e succhiata sembrò incendiarsi di passione nell’attesa di essere scopata. Ora lei poteva sentire tutto il peso di Ugo su di sé. Carlotta gemette quando, aperte le sue cosce, il cazzo ...