1. V per Vendetta


    Data: 14/09/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: il tentatore

    ... occhi e le unghie ben curate e dello stesso colore del rossetto���Sì� Padrone�� disse quasi sussurrando, rimanendo allibita dalla mia dovizia di particolari��E per quanto riguarda l�intimo?!� disse con uno sguardo che era misto tra l�orgoglioso e l�irriverente�quasi a sfottermi�Mi alzai e dirigendomi deciso verso di lei le mollai un ceffone�.Miagolò per qualche secondo guardandomi impaurita��Ma perché??� disse��Non devi mai sfottermi�mai�..hai capito?��Sì���Si cosa!!!� urlai facendo il gesto di dargliene un altro��Sì Padrone! Scusami�farò ciò che vorrai!� disse languidamente��Molto bene�.dato che mi hai chiesto dell�intimo�ecco la mia volontà: domani niente intimo.Sotto i vestiti, se così li vogliamo chiamare, dovrai essere nuda��le dissi calmo, spegnendo la sigaretta��A proposito�alzati in piedi��Lei si alzò, con fare ormai rassegnato��Solleva la gonna e abbassa le mutandine�.devo controllare una cosa�.� le intimai�Prese il lembo inferiore frontale della gonna del vestito e lo sollevò fino a bloccarlo sui fianchi, mettendo in mostra le sue belle gambe abbronzate, poi con gesto lento e guardandomi negli occhi si abbassò il perizoma bianco, scoprendo la sua deliziosa fichetta, che era stata il desiderio proibito di tanti maschietti�.ma anche realizzato da alcuni altri�Era molto curata, con una leggera striscia di pelo nero più o meno larga un paio di centimetri��Non va bene così� le dissi �Voglio che tu ti rada completamente�per domani pomeriggio esigo una figa rasata e ...
    ... morbida, senza imperfezioni�.è chiaro?!��Va bene�sarà fatto, Padrone�� mi disse sottomessa�Era ormai mia.La congedai, rinnovandole l�appuntamento per il giorno dopo. Disse che non mi avrebbe deluso.La sera stessa finii di mettere a punto il mio piano�Per essere perfetto mangiai un buona quantità di ananas, yogurt bianco e uova�.ogni maschietto sa che queste cose aumentano la produzione di sperma�.Il giorno dopo, finito di pranzare, andai in ufficio, anche se non era un giorno lavorativo, dato che avevo, effettivamente, un �lavoro� da sbrigare.Mi vestii abbastanza elegante�dopotutto anche lei aveva, forse, diritto ad una giusta esecuzione�Mi osservai alla parete di specchi dell�ufficio e mi resi conto di essere in gran forma�meno male. Alle 15.00 in punto il citofono squillò��Sona Sara, Padrone�sono qui�.Disse la voce attraverso l�apparecchio�La vidi entrare dalla porta, esattamente come le avevo detto di agghindarsi�aveva solo aggiunto al collo un collarino di strass�che le dava un�aria ancora più arrapante e sofisticata��Vieni avanti e fermati in piedi davanti agli specchi�� le ordinai�Lei eseguì�.era stronza, ma cazzo quanto era bella e affascinante�il sangue mi andò subito all�inguine nell�osservarla così agghindata�Mi alzai dalla mia poltrona e le andai dietro�incrociammo i nostri sguardi allo specchio��Sei la mia schiava,vero?!� le sussurrai all�orecchio, avvertendo il suo inconfondibile profumo di vaniglia�.l�uccello mi diventò barzotto��Sì�oggi sono la tua schiava, ...
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