1. Lo studio - seconda parte


    Data: 14/09/2018, Categorie: Etero Autore: Calicanto165, Fonte: Annunci69

    La invito a sdraiarsi sul lettino. La pelle sudata si appiccica al lenzuolino di carta. Mi fa capire che è accaldata ed eccitata. Apre le gambe e si offre distesa.
    
    Finalmente le parole, quelle parole sempre indispensabili, l'hanno preparata a concedersi senza resistenze; la vedo pronta ad abbandonarsi a ogni mio desiderio.
    
    Non è importante il modo in cui la scopero', piuttosto il piacere che voglio darle e si merita.
    
    La sua bocca è socchiusa, i seni tra le mani, quasi a contenerli e al tempo stesso stuzzicarli. Il mio sguardo la percorre, dagli occhi scende alla sua fica. La vedo luccicare, leggermente aperta, noto i suoi umori ancora densi.
    
    Mi avvicino, apro leggermente le grandi labbra, assaggio con la lingua umida il clitoride, lo lambisco e lo stuzzico, lo tormento. Con due dita mi faccio strada nella sua carne che pulsa di voglia. Alterno lingua e dita, poi insieme per amplificare il piacere.
    
    Non perdo il controllo, desidero che sia lei ad abbandonarsi, cercando di prendere confidenza con il suo modo di godere.
    
    Ascolto le sue richieste sul modo in cui vuole essere toccata, so che è diverso per ognuno di noi. Voglio masturbarla come se fosse lei a farlo.
    
    Affondo le dita: prima uno, poi due.
    
    C'è posto per tre. Ho la sensazione che potrei entrare piano piano con tutta la mano, allargandola con calma, ma mi fermo.
    
    Mi muovo lento, in profondità come mi invita a fare. Sento il suo punto più sensibile gonfio di voglia.
    
    Continuiamo a toccarci ...
    ... per non perdere il contatto. Ogni tanto le avvicino il mio cazzo mentre sono in piedi vicino a lei, a conferma della mia eccitazione nel vederla così aperta.
    
    Salgo sul lettino per un breve 69. Sono scomodo, ma non importa. Il piacere di quella posizione è dato dall' avere in viso i nostri sessi fradici. Sento il cazzo che affonda nella sua bocca, divorato dalle sue labbra. Ad ogni colpo lei sussulta e i nostri bacini spingono i sessi ritmicamente per scoparci come fossimo uniti, solo in un verso opposto.
    
    Ritorno in piedi per dedicarmi ancora alla sua fica ormai grondante. Alterno un dito alla lingua, la sento fremere. Vorrei essere superdotato, non tanto nel cazzo, ma nella lingua. Arriverei così in fondo al suo sesso e saprei muoverla sapientemente.
    
    Continuo a esplorare. Il suo perineo è fradicio, il mio dito corre verso il buchetto per testarlo. Delicatamente infilo l'indice nel suo culo e mi sorprendo nel trovarlo stretto, giustamente cedevole e resistente allo stesso tempo. Penso sia perfetto. Ha un bel buchetto, mi piacerebbe infilarci il cazzo e rimanere lì sentendo il suo sfintere avvolgere la base fino alle palle.
    
    Tutti questi frammenti di pensieri folli e lucidi emergono e scompaiono nella tempesta cervellotica, come lei l'ha definita.
    
    In fondo, mi piace non dominare, ma condividere un ruolo con lei e avere la regia del gioco.
    
    Una vena di masochismo mi fa posticipare a un eventuale prossimo incontro il piacere di quel buchetto.
    
    Mi infilo un ...
«123»