Il mio vero padre
Data: 23/09/2017,
Categorie:
Incesti
Autore: TATO, Fonte: EroticiRacconti
Il mio PAPà, il mio mito, l'eroe della mia infanzia, tutto quello che volevo diventare da grande. Bene eccomi, qui ora a raccontare parte della mia infanzia, ora sono una cinquantenne, non fatevi ingannare dal femminile che ormai uso, io sono di natura, un maschio, nata con il pisellino, ma femmina nel midollo. Sin da piccola ho manifestato il mio lato femminile, tanto che da giovanissima, i miei, mi facevano indossare abiti da bimba, e poi cresciutella, le cose sono solo migliorate, ossia, i miei avevano capito la mia vera natura. chiaramente, fecero di tutto per nascondermi, io ho passato la mia infanzia in collegi, dove pagando, tutto poteva essere messo a tacere, anche il fatto che fino ai miei 16 anni, ero vestita da ragazzina e non da maschietto, e dico 16 ani, perché, per natale rientrai a casa dai miei. Più che a casa alla casa al mare, dove nessuno mi conosceva, e dove potessero presentarmi come la figlia che è in svizzera. Poi pochi giorni prima di natale, ho fatto la scoperta della mia vita, rientrata a casa prima del dovuto, rientrata, mi sono recata nella mia camera, e li, mi sono cambiata, mi sono messa un reggiseno color geragno, le mie tettine crescono crescono, poi uno slip e mentre me lo infilavo, guardavo il mio minuscolo clito. inutile atrezzo, e come sempre, lo ripiego all'interno e tutto sparisce, poi, scelgo un bel vestitino a tubo, e mi infilo i miei sandali tacco 10, regalo di mamma. Si regalo da adulta, perchè a mè, ragazzina? perché invitata al ...
... mare? tutto strano, comunque, mi incammino per casa, e ad un tratto, dalla camera dei miei sento soffocati gridolini, non propriamente femminili, ma di gusto, e poi una voce femminile che riconosco, essere di mia madre, mi avvicino furtiva, e a poca distanza, una voce maschile, dura, possente, sovrasta il tutto, mi gelo e mi fermo. chi c'è in camera, e ok mia madre ma poi?, i gridolini di chi sono e la voce maschia?, acidenti, sono curiosa, mi avvicino lentamente, e con delicatezza sospingo la porta, e all'interno, vedo tutto. UNA SCENA PAZZESCA, DA FILM, MA NON ERA UN FILM, ERA A CASA MIA, NON SONO ABITUATA A VEDERE CERTE SCENE, INTENDIAMOCI, NON SONO UNA VERGINELLA, ANZI, MA QUESTO LO RACCONTEREI UN'ALTRA VOLTA, MA Lì, A CASA DEI MIEI, NON POTEVO CREDERCI. La scena era così, mia madre, si presentava seduta sul letto, in reggicalze, e calze nere, un paio di scarpe di vernice nera, tacco 12, il suo seno sesta misura ben in mostra, e i suoi capezzoli, turgidi, con aureole enormi, svettanti, coronati da due meravigliosi pearcing, intenta a guardare, un uomo, di circa sessant'anni, nudo, possente un metro e novanta, che introduceva, un mostro di carne, nel culetto, di una ragazza, non proprio ragazza, una femmina sui 40 45 anni, pelle liscia, reggiseno reggicalze calze tacchi, capelli lunghi neri, vista così, carina, sentivo i suoi gridolini, mia madre che incitava l'uomo, sii porco, scopala, sfondale il culo come fai sempre, si sfonda il culo di questo froci. Frocio? culo? e poi un ...