Visita sportiva
Data: 16/09/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Asseffect
Prima parte
Ho cominciato un mesetto fa a fare sport, sollevamento pesi, e, visto che fisicamente sono portato, mi hanno mandato a fare la visita medico sportiva. per l’agonismo. Chiamo il medico e fisso la visita per le 18:00, visto che la lezione all’università finiva tardi. Arrivo in ambulatorio con mezz’ora di ritardo, purtroppo, a causa del traffico e avevo già chiamato il medico, che aveva spostato l’ultimo paziente della giornata al mio posto dicendomi che mi avrebbe visitato prima di chiudere l’ambulatorio.
Quando arrivo si presenta lui, sulla cinquantina, brizzolato, con un bel po’ di pancia come piace a me. “Boh, poco male” dico tra me e me, coscio del fatto che non sarebbe successo nulla, del resto avrebbe dovuto farmi fare qualche esercizio sotto sforzo e due domande.
Inizio la visita con qualche domanda basa: età, fumo, bere eccetera. Mi dice di mettermi in mutande e di sdraiarmi sul lettino per l’elettrocardiogramma. Faccio come mi viene detto e, mentre sono sdraiato mi viene a fianco per fissare gli elettrodi e, spostandomi la mano, arrivo a toccare il suo pacco, abbastanza barzotto. Ovviamente una mia erezione non tarda ad arrivare e il medico la nota, anche se fa finta di niente. Io ovviamente mi scuso e lui mi dice che è normale e di non preoccuparmi, che succede a tutti.
Ora, una mia descrizione fisica mi pare d’obbligo. Sono un classico ragazzo di 20 anni, ho un po’ la pancetta (infatti lo sport lo faccio in primo luogo per mettermi in forma) ...
... ma, grazie alla palestra ho le braccia e le gambe piuttosto muscolose e il petto piuttosto ampio.
Fatto l’elettrocardiogramma, sempre in mutande e col pisello duro, mi manda a fare esercizi per valutare l’affaticamento, e mentre lo vedo di lato noto anche in lui una certa eccitazione, soprattutto nella zona fallica, dove un certo rigonfiamento nei pantaloni non è difficile notarlo. Mi fa qualche domanda mentre fatico: cosa studio, perché faccio sport, e poi mi chiede della mia vita sessuale. Gli confesso, con un pelo di rossore di essere ancora vergine e di essere attratto sia dagli uomini che dalle donne.
Senza troppo pudore il medico mi chiede se per caso avessi voglia di fare un esercizio fisico di tipo diverso, e, immaginando cosa intendesse, gli dico di si.
Mi fa stendere sulla branda e mi chiede se ho mai avuto rapporti con altri uomini o se, in caso contrario, mi senta attivo o passivo. Siccome l’idea di prenderlo non mi attrae molto glielo dico, e dopo avermi detto di stare tranquillo e aver controllato che la porta dell’ambulatorio fosse chiusa inizia a spogliarsi. Mi avvicino per dargli una mano e, mentre si toglie la camicia, inizio a slacciargli i pantaloni. Glieli faccio cadere a terra rivelando un paio di mutande che, una volta abbassate, rivelano un bel pisello, di 7 centimetri circa, ancora floscio, con una circonferenza piuttosto pronunciata e con la cappella già scoperta e bagnata di presperma.
“Se vuoi”, mi fa “puoi provare a prenderlo in bocca e ...