1. Dallo psicologo


    Data: 17/09/2018, Categorie: Etero Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    Dallo psicologoSono uno stimato psicologo, mi ritengo un bell’uomo sempre fedele a mia moglie.Il lavoro mi piace emi da soddisfazioni.Dopo tanti anni di professione mi dovetti ricredere per quel che mi accadde quel giorno di aprile quando la segretaria mi presenta una nuova cliente. La sua voce era un po' strana come se fosse in imbarazzo. La segretaria era esperta e da come si comportavano i clienti in sala d’aspetto sapeva già che comportamento avessero. Le chiedo di farla entrare nel mio studio, domandandomi il motivo per cui una buona e efficiente segretaria come lei avesse avuto quel tremito nella voce.La porta dello studio si aprì con irruenza e apparve lei.Era una ragazza mora, carnagione scura, un bel corpo, due labbra sensuali e soprattutto gli occhi; quegli occhi così neri che mandavano penetravnoe fulminavano.La invitai ad accomodarsi e lei si sedette fissandomi.Notai che aveva dei movimenti veloci, nervosi, non trovava la posizione sulla sedia e fregava continuamente il braccio al bracciolo della poltrona senza distogliere lo sguardo.Esordii dicendo "perché lei si è decisa a rivolgersi a uno psicologo?"La mia voce suonava un po’ troppo professionale e senza toni particolari, forse per via tempo passato a ripetere la stessa identica frase di rito.intanto la coda dell'occhio aveva percepito qualcosa.Nel suo accavallare le gambe aveva lasciato intravedere che non portava mutande. Lei senza rispondere alla mia domanda le accavallò di nuovo, e stavolta posai ...
    ... deliberatamente l'occhio sulla macchia nera che aveva tra le cosce.Cercai di mantenere un contegno, ma devo dire che quel suo silenzio, quel fissarmi e naturalmente quella vista mi faceva passare dall'imbarazzo all'eccitazione.Mi aspettavo di conoscere il suo nome ed invece con voce morbida, profonda, che tradiva forse un certo tremolio, disse "dottore, credo di essere ninfomane."Rimasi allibito.Nonostante la mia esperienza non mi era mai accaduto che una donna vada da un professionista senza mutande e ti dica una cosa del genere.La situazione si faceva intrigante. Sentivo il mio cazzo crescere e speravo che lei non si accorgesse del mio stato di eccitazione in cui mi aveva già portato.Chiesi "Ho capito. Da quanto tempo se ne è accorta?"Lei prese a carezzarsi le labbra con un dito."Un mese fa, circa. Tornavo dall'università come tutti i giorni. L’autobus era pieno. Un tipaccio con una brutta faccia era proprio dietro di me e mi vene istintivo stringere a me la borsetta temendo le mani furtive. Poi sentii qualcosa di duro strofinarsi contro le natiche, voltai la testa e vidi che lui, guardando da un'altra parte, sfregava il bacino, e quello che aveva sotto, su di me.Pensai ad allontanarmi oppure fargli uno scandalo pubblico, ma poi sentire quella protuberanza dietro di me mi eccitò. L’oscenità della cosa mi procurò un violento brivido di improvvisa voglia di sesso. Allora anch'io presi a sfregarmi contro di lui. Il suo pene ormai doveva soffrire non poco dentro i jeans. Cominciava ad ...
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