1. La dodicesima notte... o quel che volete


    Data: 19/09/2018, Categorie: Etero Autore: sgav, Fonte: Annunci69

    Il tempo è relativo, dice qualcuno più intelligente di me, e infatti quando si fanno cose noiose il corpo e la mente fanno percepire la sensazione che esso sia rallentato all’inverosimile, facendoti pensare a quello che potresti fare, mentre sei costretto a rinunciarci per qualcosa di cui non ti interessa niente.
    
    Quel particolare giorno, dopo l’incontro avuto in bagno, il tempo neanche rallenta: si blocca proprio…
    
    Un secondo dura un’ora, un minuto mezza giornata, un’ora un secolo, e io impazzisco in questa vuota attesa…
    
    L’incontro era sembrato della durata di un battito d’ali, quando facendo i conti ero rimasto in quel cesso con lei per più di mezzora, mentre ora osservando senza scopo con occhi persi nel vuoto un foglio elettronico pieno di numeri al momento senza senso, mi sembrava di non avere uno scopo. A peggiorare la situazione lei non si era fatta più sentire… niente più messaggi, niente più battute, niente più foto… mi aveva dato il top, e ora si era nascosta in attesa di vedermi impazzire!
    
    La mia mente è tutta proiettata su di lei, quindi di sicuro posso classificare questo come il giorno come il meno produttivo della mia carriera universitaria… basta attiviamoci: inizio a muovermi mandandole un paio di messaggi, che lei riceve ma che non legge, giusto per far ingrandire la scimmia che già mi grava sulle spalle.
    
    Ok questo non funziona… piano B: inizio a smuovere i miei contatti chiedendo a tutta la mia rubrica se avessero il numero incriminato per ...
    ... ottenere un doppio vantaggio: innanzitutto riuscire a capire chi fosse se qualcuno mi avesse dato una dritta giusta, e se questo non mi riesce, almeno farle arrivare all’orecchio che la stavo cercando, dato che uno dei suoi amici/amiche glielo avrebbero sicuramente riferito. Oltretutto c’è anche la concreta possibilità che lei faccia già parte della mia rubrica, anche se purtroppo non ricordo una tale perfezione tra i miei contatti. In ogni caso neanche questo da i suoi frutti.
    
    E ora? Eccomi qui a fissare nel vuoto, a fare mente locale e a cercar di ricordare ogni singolo dettaglio di questa mattina…
    
    Di certo non sono un verginello prima di oggi e avevo avuto le mie esperienze, ma una cosa del genere non mi era mai capitata… il brutto è che purtroppo non so neanche che faccia abbia la mia interlocutrice. Ho solo un indizio per trovarla: un mento e un labbro inferiore molto sottile visti in foto. Il resto… beh del resto ho solo un’immagine tattile, senza l’ausilio degli occhi, toccando ogni centimetro della sua pelle, assaggiando e baciando dove era più sensibile, ascoltando i suoi sospiri, i suoi gemiti e i suoi urletti… per poi alla fine baciarla nel più coinvolgente bacio che mi era capitato di dare da che ne abbia memoria.
    
    Improvvisa e anche inaspettata la vibrazione del cellulare mi riporta alla realtà. Senza rendermene conto sono eccitato come un bambino la mattina di Natale...
    
    È lei…
    
    Gli occhi mi si illuminano, e la bocca si spiega in un sorriso…
    
    Un altro ...
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