1. Odore di mandorle


    Data: 19/09/2018, Categorie: Sentimentali Autore: Brunaluna, Fonte: EroticiRacconti

    Ogni giorno prendevano lo stesso treno delle 9:50. Cinque fermate per scendere sincroni alla stessa fermata e dividersi in direzioni opposte. È strano come quel piccolo gruppo umano con cui condividiamo momenti di anonima quotidianità entrino nel nostro immaginario privato, come conoscenti ma senza esserlo davvero. Lui la aveva notata da mesi, ne aveva imparato i soprabiti, la camminata, l'angolo della carrozza in cui era solita poggiarsi. Sentiva la sua presenza quando lo precedeva e l'assenza quando era in ritardo al suo muto appuntanento. La guardava furtivamente e poco, ma con costanza e tenerezza. In qualche mattino denso in cui era tentanto di prendere l'auto, lei era la spinta ad andare ai treni. Non pensò mai di parlarle, nè di accostarsi per indagarne il nome... gli piaceva cosi, da lontano fatua e senza tempo. Tintennò l'acchiappasogni che accoglieva gli ospiti del Centro ,senza alzare lo sguardo dal libro degli appuntamenti: "Apriamo alle 16"-disse freddo. "Potrei prenotare un massaggio?" Quando Ryu incrociò i suoi occhi a mandorla in quelli verdi di lei si sentì mancare la terra da sotto i piedi. La sua compagna di viaggio era realtà. "Mancano 30 minuti all'apertura e per oggi sono pieno",rispose. Ne lesse delusione, lei stava per fare un passo indietro come per congedarsi, lui prese fiato e disse: "Potresti farlo ora se puoi". Lei sorrise entusiasta poi si fermò un attimo a fissarlo, eliminò con i suoi passi la distanza che li separava..." dove ci siamo già ...
    ... visti?"lo interrogò. Lui mentì, nascose l'amarezza nel comprendere di essere un nessuno qualunque tra i passegeri del suo treno e fece spallucce "Non saprei proprio -disse- vieni accomodati nella sala, qui ci sono le asciugamani stenditi pure a pancia in giù, arrivo tra poco." Sola in quella sala di legno, le sue narici erano invasi da profumi orientali, una grossa banda porpora segnava il percorso da compiere, la luce fioca le dava rilassatezza ed il sottofondo di suoni naturalistici dava qualcosa di mistico ai suoi stessi gesti. Dietro il separè lasciò i suoi abiti e la stanchezza del lavoro, si accomodò come lui le aveva detto e fu emozionata nel trovare un cioccolatino ad accoglierla sul lettino. Fondente, il suo preferito. Lo lasciò intero in bocca, lasciando che si sciogliesse da solo lentamente. Quando Ryu entrò, aveva il cuore che gli rimbombava nelle tempie, non riuscì a scambiare i soliti convenevoli, si fece sentire con un leggero: " Eccoci". Attaccò una musica fusion che sporadicamente diceva parole cinesi che lui mimava... Presto la camera si riempì di odore di mandorle, l'olio attraversava le sue mani sottili che si riscaldavano sfregando l'una contro l'altra. Lei era lì, mai così vicina mai così poco vestita, distesa sotto di lui, esposta, inerme. I suoi boccoli biondi cadevano su un lato e lui si sganchì il collo cercando di essere professionale. Iniziò dal collo...entrambe le mani seguivano le sue forme con una leggera pressione, scoprendo nei di cui non poteva ...
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