1. Solo un'ultima volta


    Data: 19/09/2018, Categorie: Sentimentali Autore: D'Annunzio, Fonte: EroticiRacconti

    "_Riaccendere un amore è come riaccendere una sigaretta. Il tabacco s'invelenisce;l'amore, anche_" È buffo continuare a rincorrere per una vita il ragazzo dei propri sogni, quel perfetto sconosciuto che sappiamo poter essere la nostra anima gemella. È invece stupido buttare via tutto il tempo a rincorrere una persona che è stata tua, che ti manca, che hai potuto abbracciare, baciare, tenere stretta, amare. Ma d'altronde è tutto così: dai te stessa agli altri, per poi essere scaricata con stupide citazioni D'Annunziane. E questo era capitato anche a Lei. Ricorda bene il loro ultimo incontro, ore passate a baciarsi, a sfiorarsi, a colmarsi l'uno con l'altro . E poi ricorda bene quel vicolo, in cui per la prima volta avevano fatto l'amore; e anche dove per l'ultima volta l'avevano trasformato in sesso. Era maggio, faceva caldo e si trovavano lì, soli, così vicini da sembrare un tutt'uno. La mano di Lui scivola sempre più velocemente lungo i suoi fianchi. Fianchi morbidi, bianchi. E intanto si scambiava il bacio più lungo che si fossero mai dati, le loro bocche continuavano a cercarsi freneticamente, le loro lingue si intrecciavano in una danza bellissima. La mano continua a scivolare, sempre più ...
    ... in basso, sempre delicata. Slaccia gli ultimi bottoni della camicetta verde militare di Lei. Comincia a baciare delicatamente il collo, ad inspirare il suo profumo. Le labbra scendono sempre più in basso, cercano il candore della sia pelle , dei suoi seni. Un ultimo bacio sul ventre, e poi le cala i pantaloni. Lo sapeva: come la prima volta, indossava quelle mutandine fucsia, semplici. Questione di secondi. Le mani si posano sui fianchi, la lingua guizza sulla tanto ambita meta. Inizia a roteare lentamente, poi aquisice velocità. È tutto un ansimare, un cercare le parti più sensibili. Poi improvvisamente si alza, cala i suoi pantaloni e La gira. Di fronte a se, vede il suo sedere, sodo e piccolino, come piace a lui. Punta la cappella sul buchino, e spinge. Una spinta, due , tre. Forti e fino in fondo. Il suono delle loro carni che si scontrano rimbomba nel vicolo. Una lacrima Le cola sulla guancia 'Perché piangi?' 'Semplicemente perché noi due lo facciamo per motivi diversi' Sapeva che Lei era ancora innamorata. (Sono consapevole che il racconto non sia erotico, ma volevo comunque sfogarmi, raccontare a qualcuno del Nostro vicolo, del Nostro ultimo incontro, del mio amore non più corrisposto) 
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