1. Amici


    Data: 20/09/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: nitorit, Fonte: Annunci69

    Il mio amico aspettava al tavolo in fondo, con lui erano sedute le due ragazze. Carine, anche se su facebook sembravano più graziose.
    
    Una era la sua amante storica: Claudia, con cui aveva condiviso e provato di tutto, tranne questo. L’altra era un’amica di Claudia. Non ricordo più il suo nome.
    
    Io ero il quarto, scelto dall’amica da foto di gruppo di amici, sempre da FB.
    
    Non vedevo l’ora di farlo. Quando Marcello mi ha offerto l’occasione su di un piatto d’argento, non ci ho pensato due volte, è subito venuto duro all’idea.
    
    La ragazza a me destinata mi squadrava con sguardo preoccupato mentre le sedevo accanto, sfiorandola. Le gocce di pioggia cadevano dall’impermeabile.
    
    Il tempo di ordinare qualcosa… e poi… da dove avviare una conversazione?
    
    Le dissi la prima cosa che mi venne in mente: “Ciao. Hai un buonissimo profumo…” e aggiunsi sorridendo con malizia “Non vedo l’ora di sentirlo sulla mia pelle”.
    
    Lei rimase un po’ stordita, forse la frase era troppo diretta… ma, per reazione o sfida portò la mano sotto la tovaglia fino alla mia gamba, ne strinse il muscolo e rispose: “Anche subito”.
    
    Non più di cinque minuti dopo eravamo avvinghiati sul letto dell’hotel. Dimenava la bocca sulla mia cappella e io, seduto, protendevo le mani verso la sua fica grondante di saliva. Era davvero un buon profumo il suo, senza vestiti ancora di più.
    
    Di fronte a noi, il mio amico era già intento a scopare da dietro la sua donna. Lei, a testa in giù, guardava fissa il mio ...
    ... cazzo e le labbra della sua amica e gemeva come una verginella. La nerchia di Marcello era davvero abbondante per lei, tuttosommato esile.
    
    Guardavo lo specchio in fondo alla stanza che rifletteva tutta la scena: era perfetto, esattamente come immaginavo. Trattenevo a stento dentro di me la voglia di fottere anche l’altra donna, ma c’era tutto il tempo che serviva, senza fretta.
    
    Pensavo a questo mentre venivo la prima volta nella gola della nuova amante.
    
    Il succo delle palle grondava dalla sua bocca e le scendeva in rivoli lungo la gola, giù fino alla scollatura del seno.
    
    La guardavo leccarsi le labbra soddisfatta, adesso toccava a me ricambiare quel grandioso pompino. La presi per le gambe fino a sollevarla sul letto, ritrovandomi la sua apertisssima fica davanti agli occhi. Lei rimase sorpesa di questo gesto, ma ancora di più quando la lingua cominciò a percorrere ogni parte delle sue intimità alla ricerca del clitoride. Lo trovai subito, era gonfio di voglia e presi a succhiarlo delicatamente, prendendo in bocca tutte le piccole labbra e saettando con la punta della lingua sul grilletto.
    
    Prese a gemere come una gatta in calore, alzava il viso per guardare con stupore il lavoro a cui mi stavo dedicando, strattonando con le mani le lenzuola.
    
    Il suo piacere era a disposizione degli altri ospiti della stanza, il mio amico, spinto dai gemiti, prese a dare colpi sempre più profondi alla sua donna che rispondeva con altri gridolini soffocati, quasi vergognandosi ...
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