Diario di una prima volta
Data: 24/09/2017,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: scopertaeros69, Fonte: EroticiRacconti
... preamboli violentemente, pompando il cazzo in quella sua carne martoriata di desiderio. Ma durò poco, ancora uscì da lei ed allora capì … si sentì quasi defraudata, quando l’improvviso vuoto lasciato dal plug la pervase, ma anche quello durò poco… la cappella umida di saliva ed umori aveva già cominciato a premerle tra le natiche forzando il buchetto appena dilatato. In un secondo fu piena, in un attimo la sua pelle si tese fino a strapparsi o tale le parve, dolore e calore in contemporanea e la sensazione netta che qualcosa stava scorrendo dentro di lei, no non come nella fica, ma in modo più primordiale se vogliamo. Curiosamente, quella sensazione si attenuò quando stranamente inaspettata la pelle di lui la tocco dietro, era arrivato sino in fondo. Le prese la mano gliela fece mettere sotto tra le gambe, non ebbe bisogno di dirle nulla, iniziò a sditalinarsi furiosamente, poi lui iniziò a muoversi. All’inizio però a scindere il dolore dall’eccitazione e il piacere della sua fica bagnata, del suo clitoride esasperato, all’inizio provò a trattenere le sue piccole urla di dolore, passò un lungo istante e poi, senza un pensiero coerente, si lasciò andare. Urlò il suo dolore, la sua rabbia verso di lui senza per questo smettere di lasciarsi andare al piacere che...non era solo più nella sua fica e quel dolore, voleva che lui lo sentisse, e glielo diede come un offerta. Accadde quello che lui le aveva detto, la ...
... infilò con maggior forza frequenza, sentì le sue mani divenire artigli sui suoi fianchi, sulle tette, sulle chiappe, mentre la sua carne le sbatteva contro. Il dolore c’era ancora certo, accompagnato da un calore intenso, da un piacere strisciante, da un eccitazione che la pervadeva...il tutto divenendo...piacere. I suoi lamenti non erano più trattenuti, ma quasi offerti, e meno veritieri, si scoperse desiderosa di cercare quel dolore misto al piacere ed eccitata di sentire il suo fremerle dentro; fu allora che le rovinò addosso schiacciandole la testa di lato sul letto e continuando a penetrarla sbattendo contro di lei. Venne un attimo prima di lui, un secondo prima che l’uomo le assestasse, quattro poderose violente spinte da fargli sentire l’uccello in pancia, prima si svuotarsi dentro con una specie di rantolo. Il calore dei fiotti nell’intestino fu una sensazione secondaria, il peso di lui sulla schiena e del fiato caldo contro l’orecchio aveva un che di rassicurante, la dolcezza dei suoi piccoli baci sul collo le parve la cosa più normale del mondo. Lunghi minuti con i cuori che tornavano a battere più placidamente, prima di alzarsi da letto per andare sotto la doccia insieme. Baciarsi, insaponarsi e lavarsi l’un l’altro la schiena e quando fu il turno di lei di offrirla alla spugna si appoggiò contro le fresche piastrelle del muro , con il busto piegato in avanti ...e tale rimase finché lui non comprese.