1. Necessità di ristorarsi


    Data: 21/09/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    La calura &egrave al momento quella che t�invoglia sospingendoti per cercare refrigerio nell�acqua della piscina, in questo canicolare e torrido pomeriggio soleggiato del mese d�agosto. Qui, quest�oggi, al villaggio dell�hotel c�&egrave poca gente, dal momento che nemmeno le lucertole hanno la lusinga né la tentazione né la voglia di farsi scaldare. Ogni cosa oscilla e trema, si nota chiaramente nell�aria in controluce lo sfarfallio tipico di quei trentanove gradi di questo primo assolato e infuocato pomeriggio. In tal caso, che cosa ci faccio io qui? Non lo so di preciso, però io ne avevo voglia, punto e basta. Cupidigia, libidine, smania di sentirmi sudata, impazienza, nervosismo e voglia di quella gocciolina impertinente e presuntuosa che si forma sopra l�elastico dello slip del mio costume. Chissà.La fibra di tessuto acrilico mi fa grondare, &egrave preferibile il filato, stante che rifletto mi giro a pancia in giù, appoggio la guancia sull�asciugamano con l�ombra sottile del palmo della mano e osservo il movimento del bar. Non vedo bene, perché c�&egrave troppa luce di riflesso per i miei occhi, però ti trovo ugualmente nel mezzo d�un gruppo di signore che ancheggiano e che sculettano smisuratamente per i miei gusti. Sono costumi e perfino atteggiamenti evidenti e smaccati, tuttavia tu giochi a farti sedurre, perché ti lasci accarezzare dai loro sguardi e le lasci fare, finché loro cercano un contatto che vorrebbe sembrare casuale, un innocente pretesto, eppure non lo ...
    ... &egrave per niente. Io mi volto dall�altra parte, visto che la piscina &egrave un vedere migliore, perlomeno mi regala una sensazione di freschezza.Ho deciso, adesso faccio un tuffo, m�alzo come una dea stanca, però mi gira sempre un po� la testa e ho anche una gran sete, mi dirigo là in maniera indolente e sciolta, dondolo concependo con la fantasia i tuoi occhi appoggiati a me che scandiscono il ritmo del mio passo. Impossibile non notare il mio costume rosso nel contrasto di quel colore azzurro della vasca. Io sono già abbronzata, sfioro l�acqua con un piede, indubbiamente l�ingresso sarà difficoltoso per chi come me predilige l�acqua calda dei mari del sud, sennonché poco per volta mi lascio andare al fresco e al brivido, divento più lucida e più concentrata, poi sparisco prima che la sensazione di contrasto tra la pelle e l�acqua mi faccia cambiare idea. Ormai sono dentro, adesso il più &egrave fatto, nuoto lenta, inspiro, compio alcune bracciate, espiro e arrivo in fondo e m�aggrappo al bordo della piscina.Le voci al momento si sono attenuate, o forse mi danno solamente meno fastidio, adesso le goccioline mi cadono dai capelli alle spalle. Sto bene, sto davvero bene, il mio cocktail &egrave già sul bancone del bar. Goccioline di frescura ornano il bicchiere, eppure resisto a stento alla tentazione di lasciare l�ombra confortevole del porticato che costeggia la piscina. Io qui sto bene, non m�importa nulla dell�aria climatizzata che rinfresca gli ambienti lussuosi di ...
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