come una belva
Data: 25/09/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Hardcore,
Tabù
Autore: antonio89x
... non è conservata memoria.Nessun strumento di registrazione, né videocamera, né macchina fotografica, né magnetofono era in funzione in un raggio di chilometri.Quattro persone erano presenti, e avrebbero potuto testimoniare.Due, entrambe sui vent’anni, di sesso maschile, erano sedute in un circolo di sabbia, stavano bevendo birra. Videro un lampo di luce provenire da dietro i cespugli, in direzione della spiaggia. Il sole stava tramontando e pensarono al riflesso di una superficie lucida. Poco dopo sentirono un rumore dietro le stuoie, una forma in movimento. Il ragazzo rasato si alzò barcollando e aggirò la recinzione. Là dietro, acquattata sulla sabbia color oro, c’era un a****le di sogno, una grande tigre di luce dalle linee sinuose, di una bellezza indicibile. Il ragazzo spalancò la bocca. La bestia si alzò con un unico movimento fluido, di un’eleganza maestosa. Gli era impossibile allontanare gli occhi. Non aveva mai visto niente di simile.s**ttò, balzò in aria, atterrò il ragazzo e gli scarnificò braccia e gambe con pochi colpi d’artiglio. Le urla vennero soffocate dai rigurgiti di vomito. Il ragazzo biondo arrivò correndo, guardò le chiazze sulla sabbia e la figura luminosa che grondava sangue. La bestia sollevò appena la testa; poi tornò a chinarsi sul ragazzo rasato e gli fece scivolare più volte la lingua sulla faccia, strappandogli via pezzi di pelle e cuoio capelluto fino a ridurlo a una specie di teschio sanguinante che sputava urla inarticolate. A quel punto si ...
... rialzò e avanzò quietamente verso il biondo, che si buttò tra icespugli in una fuga cieca e disperata.La bestia lo lasciò allontanare prima di scagliarsi dietro di lui. In pochi balzi lo raggiunse nei pressi di un basso pino rinsecchito, e gli piantò gli artigli sulla schiena. Il ragazzo crollò a terra urlando. La bestia si adagiò su di lui. Aveva il ventre caldo come brace, lo slip si fusa ben prima che la pelle dell’a****le fosse a contatto con il suo corpo. La pelle brucò, lasciando esposta la carne viva. Il membro della bestia si protese a penetrarlo, lentamente. Era un lungo palo infuocato che squarcia le viscere.Sulla spiaggia, davanti al disco rosso del sole al tramonto, Ada sorrideva.Lisa corse via. Non poteva credere a ciò che aveva visto, i colori sul muro che prendevano forma, una creatura di luce che balzava fuori… Rotolò nell’avvallamento, non sentì spine, né rami, non percepì niente fino a che non si trovò davanti a un corpo dilaniato, impalato su un tronco di pino. Doveva essere ancora vivo, perché ebbe un fremito e un ciuffo di capelli biondi intrisi di sangue gli ricadde sugli occhi.In quell’attimo Lisa riprese coscienza, quando si accorse della bestia davanti a lei. La fissò, in un istante di assoluta lucidità: bella sopra ognicosa, non sembrava neppure completamente reale. Ma non aveva dubbi che, come i desideri e i sogni, potesse piantarsi nella carne e far sanguinare fin nel profondo. Allargò le braccia e mi mosse verso tutta quella luce.Restava un unico ...