Sesso a scuola 3
Data: 25/09/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: oldhotguy99
In quel momento ero terrorizzato. Il professore poteva parlare con i miei, o prendere un provvedimento punitivo scolastico. Cercai di rivestirmi ma lui mi bloccò, dicendomi che dovevo confessarmi nelle condiizioni i cui avevo peccato.
Poi diventò gentile e mi disse di raccontargli tutto, e che forse quello che avevo fatto non era così grave.
Visto che non parlavo mi propose di farmi lui le domande a cui avrei risposto, e per tranquillizzarmi mi fece sedere sulle sue ginocchia.
Mi chiese come avessi incontrato la prima volta il custode e gli raccontai delle mail che mi aveva mandato.
Mi spiegò che allora la colpa non era mia ma era stato il custode a sedurmi.
Poi mi chiese quando avessi indossato la prima volta abiti femminili, e gli dissi che avevo indossato a casa quelli di mia sorella, che era benvoluta da tutti, e che i miei genitori preferivano a me.
Allora mi disse che cercavo di vivere l'affetto di cui era ricoperta mia sorella, e che cercare l'amore dei genitori in qualsiasi modo non era una colpa.
Poi mi disse che quell'affetto lo potevo trovare a scuola, e che lui e il custode me lo avrebbero dato. Mi abbracciò e mi strinse a sé ed io mi rilassai.
Nel frattempo mi accarezzava la testa parlandomi dolcemente.
Gli raccontai quello che avevo fatto, anzi che mi aveva fatto il custode e mi chiese semplicemente se mi fosse piaciuto.
Gli confessai di sì e mi disse che anche qualla era una forma di affetto, anzi di più, di amore.
Mi volle ...
... vedere con i vestiti femminili e lo accontentai.
Poi mi disse che anche lui era tanto solo e se volevo dargli amore anche io.
Mi riprese sulle sue ginocchia, e sentii che sotto la tonaca si muoveva qualcosa di grosso. Mentre mi stringeva a sé e mi aciava sul collo sentivo il suo cazzo sempre più grosso e più duro, ed anche io mi eccitavo.
Mi portò sul letto e si tolse la tonaca. Sotto era nudo e il cazzo era lungo e largo tanto da spaventarmi.
Mi tranquillizzò e mi cominciò ad accarezzare. Poi si inginocchiò a cavallo del mio torace sbattendomi il cazzone sulla faccia. Lo strusciò a lungo e poi piano piano me lo fece entrare in bocca. Faticavo, ma era tanto più stimolante di quello del custode.
Poi si girò e sempre con il suo cazzo nella mia bocca iniziò a baciarmi e a leccarmi il mio cazzetto iniziando un bel sessantanove.. Mentre lo faceva le sue dita iniziarono a giocare col mio buchetto.
Prima un dito, poi due e poi tre; Poi mi sussurrò che voleva preparami bene per non farmi soffrire rompendomi il culo col suo cazzo. Prese quindi una bottiglia a collo largo che era sul comodino accanto, e continuò a dilatarmi lo sfintere. Quando ritenne di avermi alargato abbastanza mi prese le vaviglie e me le sollevò in alto, facendo svettare i tacchi a spillo.
Con la grossa cappella, durissima, spostò lo slip e si appoggiò al buchetto, e iniziò a spingere. Ci volle tempo per entrare tutto, ma lo fece con una dolcezza straordinaria, sussurrandomi sempre paroline ...