1. In palestra con uno sconosciuto (parte 3)


    Data: 28/09/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Milla90, Fonte: Annunci69

    ... tremare, ho capito quale sia il suo obbiettivo.
    
    Comincia a fare dei movimenti come se mi stesse scopando, sfregando la sua enorme asta contro le mie labbra vaginali.
    
    Il suo cazzo scivola benissimo sulla mia vagina umida e sento le sue vene sfregare contro il mio clitoride. Sto per venire e non so come fare per fermarlo.
    
    - Ferm… fermati – riesco a dire, in un modo non troppo convinto. Lui non mi ascolta e aumenta i colpi, portando la sua bocca sul mio collo. Non voglio che mi lasci segni, così gli prendo le spalle con le mani cercando di spingerlo via – Bas… ta! – dico io gemendo ormai.
    
    Lo sento salire, lo sento arrivare. E’ un fiume in piena e gli argini si sono ormai frantumati. Sto per esplodere e temo che stavolta se ne accorga e che non ci sia modo di fermarlo.
    
    Stringo le mani sulle sue spalle, sento la sua bocca succhiarmi forte il collo. “Non mi deve lasciare segni o... o cosa?” mi chiedo “cosa posso fare?”.
    
    Il mio clitoride si infiamma e le mie gambe si divaricano ancora di più per permettergli un movimento più fluido e più schiacciato contro di me. Mi sento svenire, è eccitantissimo raggiungere il climax solo a contatto con la sua asta e non esserne penetrata. La mia schiena s’inarca e godo. Un godimento lungo e bellissimo che mi scuote dai piedi alla testa. Lui continua imperterrito ad affondare i suoi denti nel mio collo, mi morde le spalle, i lobi delle orecchie e sussurra – Stai godendo vero? Ti piace? -.
    
    Io incontrollata, cerco di spingerlo ...
    ... via con le ultime forze mentre orgasmo contro di lui e mi lascio andare a un debole lamento. Sento le vene del collo gonfiarsi per lo sforzo che sto facendo per trattenermi, sento le tempie pulsare e la mia pelle divampare.
    
    Quando tutto finisce, le mie mani cadono sul divano ed io esanime e in preda a dei deboli spasmi rimango sul divano senza forze. L’unica cosa cui penso è Luca e a come lo abbia, nuovamente, tradito.
    
    - credo ti sia piaciuto… Ma il bello deve ancora arrivare principessa – mi sussurra all’orecchio. Io faccio solo in tempo a rendermi conto di cosa volevano dire quelle parole che con una mano Rajid guida il suo uccello dentro di me. Lo sento sprofondare e per non sentire male divarico le gambe permettendogli una penetrazione completa. Lui si spinge lentamente fino in fondo. Io che non ho più barriere tra ciò che penso e ciò che dico riesco solo ad esclamare – quanto… cazzo… è lungo? –
    
    - Non te lo ricordi? Ora ti rinfresco la memoria – mi dice, mentre con un colpo di reni me lo infila tutto immediatamente.
    
    -Cristo!- esclamo buttando la testa indietro e afferrando un cuscino che prontamente mi porto sulla bocca per soffocare le grida. Lo sento che comincia a stantuffarmi con foga, dandomi dei colpi secchi e decisi. Il suo ruvido cazzo di solida roccia mi penetra come se fossi burro. Fisiologicamente sono molto stretta, ma con tutti gli umori e la saliva di prima, la mia vagina lo accoglie perfettamente.
    
    Lui mi afferra dalle caviglie e mi allarga ...
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