1. Sedici anni - Capitolo 4


    Data: 29/09/2018, Categorie: Prime Esperienze Gay / Bisex Autore: aramis45

    ... mentre lui sospirava pesantemente, le sue mani carezzarono il mio corpo e cominciarono a mettermi in posizione. Ci sdraiammo su di un fianco con la mia schiena verso di lui, il suo torace pigiato contro di me. Sentivo i suoi piccoli capezzoli che mi carezzavano la pelle. Il suo braccio scivolò sotto di me, la sua mano sfregò il mio torace e mi tirò più stretto contro di sé. L’altra mano scese sul mio culo e sotto la mia gamba che alzò spingendo il mio ginocchio al mio torace. La mano avvolse il mio cazzo e mi massaggiò. Sentii la sua erezione ancora bagnata della mia saliva. Posizionò la cappella gonfia contro il mio ingresso e cominciò quei piacevoli, lenti ed aggraziati movimenti delle anche. Io tentai di rilassarmi ma ansimai forte quando lo sentii spingere dentro di me facendo scivolare la sua giovane virilità in una parte di me che nessuno aveva mai toccato prima. Ma il dolore o il disagio se ne andarono rapidamente via rendendomi conto che stavo soddisfacendo il mio innamorato e che lui stava prendendo la mia verginità. Alessandro era completamente dentro di me, i miei muscoli lo afferravano con forza. Era grande sentirlo dentro di me. Delicatamente cominciò a spingere le anche, carezzando i miei interni con suo bel pene. Mi baciò la nuca e le spalle. Io precipitai in uno stato di completa confusione, sommerso da lui, io ero completamente sotto il suo controlli ed alla sua mercé. La sua mano che mi carezzava, il suo cazzo che spingeva dentro di me, i nostri corpi ...
    ... appiccicati in quell’abbraccio di passione. La mia testa roteava per delle sensazioni che non avevo mai immaginato. Continuò a pompare nel mio buco stretto, le sue mani che mi spingevano verso l’orgasmo. Lui respirava pesantemente nel mio orecchio, il suo torace si alzava dietro di me, le sue anche muovevano il suo cazzo dentro e fuori, dentro e fuori. Mi stavo avvicinando all’orgasmo quando i movimenti di Alessandro persero il loro ritmo. La sua voce divenne tesa ed in un anelito di lussuria mi bisbigliò in un orecchio: "Oh, Giorgio, oh baby, sto per venire!"In quell’'istante esatto sentii il primo fiotto di sperma caldo dentro di me, io esplosi nella sua mano. Lui spinse dentro di me con maggior forza, il suo corpo si irrigidì, la sua testa frustò indietro, i miei interni l'afferrarono con forza, il suo caldo succo mi riempì, il mio sprizzò sopra le lenzuola ed esplosi in un orgasmo che quasi mi fece svenire. Tremammo e ci agitammo uno sopra l'altro come se un terremoto stesse scuotendo la casa, come se stessimo tentando di mantenere l’equilibrio. Lentamente ci calmammo e rilassammo, sempre abbracciati stretti. Eravamo esauriti e coperti di sudore. Alessandro continuò baciare il mio collo, ma i suoi baci ora erano più morbidi, teneri e calmi. Era ancora dentro di me, ma ora sembrava che quel posto gli appartenesse. In quel momento il mondo non esisteva. L'unico mondo che conoscevo era il mio letto, dove due ragazzi erano diventati una cosa sola, condividendo i loro cuori e corpi ...
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