1. Tess e Giuliana - capitolo 2 - collana femminilizzazione forzata vol. 2


    Data: 30/09/2018, Categorie: Trans Autore: koss, Fonte: EroticiRacconti

    ... finestre chiuse da inferriate da cui poteva entrare luce ed aria. Alcune di queste stanze saranno usate come stanze di punizione altre come dispensa, le rimanenti verranno occupate dalle ragazze, generalmente due per camera. Avrò una ventina di ragazze, cinque o sei guardie, cinque o sei cameriere. - - E le stanze segrete? - Pamela prese un telecomando dalla borsetta, spinse il bottone e lentamente si aprì una parete in fondo al corridoio. Scesero. Quel piano era completamente interrato ed insonorizzato, c’erano solo quattro camere molto grandi. - Sei mesi fa ho trovato questo posto. Ho versato una caparra di cinquantamila dollari e ne ho spesi altrettanti per adattarlo. Questo è un lavoro che ho fatto fare io e sono l’unica che lo conosce, anche il padrone di casa ne è all’oscuro. - - E tu hai fatto tutti questi lavori senza avere i soldi per proseguire? - Pamela era sconfortata. – Il mio finanziatore è morto in un incidente stradale ed ora se non ne trovo un altro, sono nella merda. - Lei sperava che lui la confortasse, ma Albert era un gran bastardo e stava già pensando a come sfruttare la situazione. Si tirò giù la patta e lo tirò fuori. – Succhiamelo troia. – Lei ebbe un attimo di esitazione, poi lo guardò negli occhi grigi e freddi e vide lussuria, ma anche determinazione. Non era sicura, ma era disperata e quindi s’inginocchiò e glielo prese in bocca. Mentre Pamela ciucciava Albert tra un grugnito e l’altro le parlò. – Dovremo fare i conti per bene e ...
    ... mi dovrai dimostrare che con questo bordello ci guadagno. – Pamela succhiò voracemente. – Nessuno dovrà sapere che dietro ci sono io, anzi, il mio nome non lo dovrai conoscere neanche tu. So come sistemare le cose senza correre rischi. Ti chiamerò io quando vorrò sapere qualcosa. Il padrone del bordello sarò io. – Pamela ebbe un singulto che aumentò il piacere di Albert, - ma io con le mie dipendenti – continuò lui, - sono generoso. Ti darò uno stipendio, centocinquantamila dollari, quanti ne guadagneranno le tue troie, ed in più il 30% dei profitti. – Pamela s’impegnò e lui venne. Mentre glielo ripuliva lui le disse: - una di quelle stanze segrete mi serve. Ti manderò un bel ragazzo da trasformare come una delle tue belle troie. - Pamela ebbe paura delle possibili conseguenze, ma era disperata, se non trovava un finanziatore era rovinata, non disse niente e lui le dovette chiedere - d’accordo? - - Va bene – rispose Pamela con un filo di voce. - E’ meglio se dici: va bene padrone. - Lei si piegò. – Va bene padrone. – Mr. Duke rimandò un sacco d’impegni e si trattenne a Las Vegas fino a quando tutto non fu perfettamente pianificato, poi rientrò a Manhattan. Ritornò a Las Vegas due mesi dopo e tutto era pronto per essere inaugurato, Pamela aveva lavorato duramente. Tra l’altro aveva risolto anche la faccenda di quel giovane finocchio che in quel momento si trovava in uno scantinato dall’altra parte del continente, ma presto avrebbe fatto parte della sua scuderia. ...
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