1. Schiava del Dravor cap. 3 - Collana il Dravor Vol. 2


    Data: 02/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Koss

    ... osava usare le mani ammesso che potessero servire a qualcosa contro quelle cosce possenti e quei polpacci muscolosi. La bocca si poggiò sulla fica e Saa si sentì mancare. – Lecca! – sentì ancora e Saa leccò. Dopo il primo guizzò Kira allentò la presa, ma la mantenne ancora sul collo della schiava. Solo quando Saa iniziò a leccarla decisa lei la mollò. Al posto dei polpacci sul collo Saa sentì una mano forte e prepotente sulla sua testolina rossa. Saa era soggiogata, incapace di disubbidire. Lei era forte e la voleva e Saa leccò. Kira venne rapidamente stringendo la testolina bionda sulla sua fica e non mollandola fino alla fine. Poi l’attrasse a sé e la baciò sulle labbra. – Buona – disse. Saa era inerte e sottomessa, Kira la toccò tra le gambe e la trovò bagnata, la masturbò e Saa arrossì e si lasciò andare. Si sentiva una puttana, come aveva detto Kira, ma non provò neanche a resistere, si aprì e morì gemendo su quel dito che la penetrava mentre un altro si strofinava sul clitoride. Chiuse gli occhi per la vergogna e godette. - Brava la mia piccolina – mormorò Kira baciandola sulle labbra, - mi piaci. Questo, per ora, sarà il nostro piccolo segreto. Non diremo niente a Koss. Vero? – - Sì signora – mormorò Saa in risposta vergognandosi come una bimbetta che aveva rubato le caramelle. Ma quelle caramelle erano buone, tanto buone. Kira le montò addosso baciandola e facendola fremere, le difese di Saa furono rapidamente annientate e la schiava si abbandonò inerme tra le sue ...
    ... braccia. Saa non aveva mai pensato che le piacesse fare l’amore con una donna, ma Kira, almeno nella prima occasione, fu dolcissima, esperta e la seppe toccare sapientemente come e dove neanche lei sapeva che il suo corpo potesse provare piacere. Quella prima volta fece quasi tutto Kira, Saa tenne gli occhi chiusi e si mosse solo quando Kira la sollecitò, quasi sempre solo toccandola, ad assumere le posizioni che la Padrona desiderava. Saa non contò neanche gli orgasmi che raggiunse e quando la Padrona smise lei era molle e debole, incapace anche di mettersi in piedi. Fu Kira che la dovette sollecitare. – Torniamo a casa piccola. – Quello per Saa fu un giorno indimenticabile. Koss l’aveva resa donna e lei lo adorava, Kira l’aveva iniziata alle pratiche saffiche e lei ne era estasiata. Da quel giorno Koss la prese ogni volta che gli fu possibile rendendola sempre più femmina e desiderabile. Da quello stesso giorno Kira lentamente, ma inesorabilmente la rese sottomessa nell’anima e nel corpo. Raramente la punì e raramente la sgridò, ma continuamente la sollecitò a servirla sempre meglio. Saa non fu mai in grado minimamente di resisterle, cedette su tutta la linea, d’altra parte le piaceva il suo Padrone e le piaceva quello che Kira le faceva. Infine si accorse che in quel mondo, lei, la schiava, era diventata una privilegiata. Non poteva ordinare niente a nessuno, ma aveva imparato a chiedere e aveva scoperto che le sue richieste, espresse con garbo e gentilezza, venivano sempre ...
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