La ripassata (scritto da laura)
Data: 07/10/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: laurafabrizio
... spalancate. Con una mossa felina, nell'alzarmi, avevo preso il mio cellulare e fatto uno squillo a Carlo: era il segnale con cui avvisarlo che qualcosa stava accadendo..
Intanto Maurizio si era letteralmente tuffato tra i miei seni, leccando e succhiando tutto ciò che trovava a portata di bocca, mentre con una mano venne a scoprire che sotto la gonna, oltre alle autoreggenti, non c'era nulla. Io, bagnata fradicia, lasciai entrare un dito.. due dita.. e poi tre.. ma non mi bastava, più mi toccava e più il mio desiderio cresceva. E non era desiderio di dita. Glielo feci capire tirandolo per il bacino verso di me, tra le mie gambe, e aprendogli definitivamente i pantaloni con foga. Lui però mi fece scendere dal tavolo, mi girò di spalle e mi piegò a pecora sul grande tavolo. La mia posizione preferita! Ero completamente impazzita!
Con un braccio mi bloccò la schiena sul tavolo e con l'altra mi manteneva i fianchi mentre mi sbatteva come a volermi dire "l'hai voluto tu ed ora te lo prendi come dico io". Poi ...
... mi lasciò la schiena, che inarcai per il piacere ansimando un "aaaah!", mi diede uno schiaffo sul sedere e mi tirò quella treccia che Carlo con tanto amore mi aveva fatto. Gemevo come una gatta, indomabile ed insaziabile.. ma tirò fuori il cazzo sul più bello e mi scappò un "NO!" a cui lui rispose dicendo "non hai ancora visto niente.." e mi fece girare, stendendomi sul tavolone. Salì su di me e mi scopò ancora, tenendomi le mani ferme dai polsi, e io gemevo e quasi urlavo finchè con una mano non mi tappò la bocca. Venni diverse volte, nemmeno ricordo quante, finchè lui decise di "completare l'opera" alzandosi venendo sul mio reggiseno di raso rosso e pizzo bianco, comprato da me e Carlo per l'occasione.
Finito, raccattai quaderni e libri e rimisi tutto in borsa e lui disse "amici come prima?". Io risposi "quando vuoi facciamo un altro ripasso! oggi abbiamo fatto cornuto qualcuno.."
Quel cornuto era lì da mezz'ora.. dietro la porta socchiusa dell'aula, con in mano un fazzoletto pieno della sua eccitazione..