Il diablito, l'uomo dai tre capezzoli
Data: 07/10/2018,
Categorie:
pulp,
Autore: Tibet
Ogni tanto ne nasce uno. Credenza popolare vuole che sia una disgrazia per lui, per i parenti e per coloro che incroceranno la sua esistenza, ma si sa… le credenze hanno una valenza relativa, valgono per chi ci crede… Quando nacque Dieguito, la levatrice propose alla madre di affogarlo nella stessa acqua del lavaggio post-parto. Ma la madre… Xenaa, una india convertita battezzata Conception, non ne volle sapere. -Guarda… guardalo! E’ un diablito… un piccolo diavolo! Guarda… ha tre capezzoli! Il segno del demonio… e ha anche la coda!-. Il neonato mostrava davvero una strana protuberanza in corrispondenza dell’osso sacro, sembrava l’inizio di un codino. -Ascoltami figlia mia… avrai solo sciagure! Sbarazzatene ora!-. Lei… la madre di Dieguito… Xenaa, era una guanahatabey, il padre un hidalgo della vecchia Castiglia, potrei raccontare che vissero una storia d’amore ma non è vero, lui la prese con la forza e ne fece la sua concubina, prese la sua verginità e la sua innocenza. Era molto bella Xenaa, il corpo minuto, la bella testa, i capelli lucidi e neri come l’ebano, i seni da giovanetta., la curva dei fianchi e due gambe snelle da cerbiatta. Morì pochi giorni dopo il parto, una setticemia fulminante, ma la gente collegò la sua morte con la nascita del diablito, dissero che era la sua prima vittima. Dieguito venne abbandonato, nessuno al villaggio volle prendersene cura e fu il destino a decidere per lui e lo fece vivere, una suora lo prese e lo portò al proprio convento, non ...
... erano molte le religiose, appena una mezza dozzina, non appartenevano neppure a un ordine ben definito, si riferivano si all’ordine delle Clarisse, ma erano monache spurie, non legittimate, non riconosciute, si erano raggruppate così. Si presero loro cura del bimbo. Lui crebbe, diventò giovanetto, passarono presto quegli anni. Era bello Dieguito, la figura alta e prestante del padre e i tratti fini della madre. Era seducente, aveva due occhi neri, accesi, lucidi, il sorriso smagliante… e quanta vitalità animale emanava! Di quanto fosse seducente se ne accorse per prima Suor Chiara, era la più vecchia del gruppo di religiose, avrebbe dovuto essere la più forte, la più refrattaria a questi stimoli e invece fu la prima a capitolare. Le piaceva il ragazzo, ne cercava la vicinanza, uno strano torpore la prendeva quando le era vicino, sentiva un calore percorrerle il corpo, un languore mai provato, era vergine ancora Suor Chiara… Chi sedusse chi? Un pomeriggio afoso, il fresco relativo della cella, il sudore e l’odore di sesso. Lei… in preda al delirio mentre adorava il maestoso cazzo del ragazzo, lui sdraiato sulla schiena e le braccia dietro la testa che glielo offriva, una torre di carne palpitante, lei… che passava le dita delle due mani lungo l’asta, copriva lentamente il glande e poi lo riscopriva, non aveva esperienze di sesso Suor Chiara, ma queste cose le venivano naturali. Ora erano le sue labbra a scoprire la cappella, a spingere sull’asta la pelle del prepuzio e poi le sue ...