La Scuola PARTE 8 - FINALE
Data: 07/10/2018,
Categorie:
pissing,
Autore: Blue93
Il week end passò velocemente, forse troppo per Melania, che passò buona parte del tempo con Marco. Uscirono insieme il sabato sera, parlarono di tutto fuorché di scuola, lui le presentò i suoi amici e lei si accorse di essere perfettamente a suo agio con loro. Fu una serata alcolica che finì con una scopata in un angolo di strada, al buio, quando ormai la città dormiva. La domenica si trovarono il pomeriggio e passeggiarono a lungo nel parco fermandosi di tanto in tanto per limonare. Melania cercò con tutta se stessa di non pensare al giorno successivo, a quando sarebbe dovuta andare nell'ufficio di Olmo per la punizione, cercò di tenere la mente distratta da quel week end perfetto e cercò di fare pipì ogni volta che sentiva il minimo stimolo mentre Marco non perdeva l'occasione di eccitarsi. Fecero sesso diverse volte in quei due giorni e nella maggior parte di esse, a lui era venuto duro dopo averla guardata pisciare. Tuttavia, a malincuore, il lunedì arrivò e alla fine della sesta ora Melania si avviò con passi incerti verso l'ufficio di Olmo. L'aveva visto quella mattina, quando aveva avuto due ore di lezione con lui, ma fortunatamente non si era verificato nessun incidente imbarazzante. D'altronde pensò, gliel'avrebbe fatta pagare nel pomeriggio, quindi perché rovinare il piano dalla mattina? Aveva provato ad andare in bagno dopo l'ultima ora ma ovviamente Olmo aveva fatto in modo di farle trovare i wc dei corridoi chiusi. "Cazzo", borbottò salendo l'ultima rampa di ...
... scale e accorgendosi di avere già uno stimolo non indifferente. Il piano del bastardo sarebbe sicuramente andato a buon fine. Bussò con tre colpi insicuri alla porta e, dopo qualche secondo, sentì la sua voce rispondere in modo burbero: "Avanti". "Professor Olmo". "Melania", la salutò con un cenno della testa e le indicò la solita sedia di fronte alla scrivania: "Accomodati". Obbedì e lo guardò dritto negli occhi. Non lo temeva come le altre volte, non la spaventava affatto da quando l'aveva visto che l'uccello in mano mentre si segava come un ragazzino, questa volta il suo sguardo era di fuoco come quello di lui. "Spero che tu ti renda conto della gravità dell'accaduto Melania", iniziò con fare cupo. "Ovvero?". "Ovvero trovarti chiusa nel bagno dei ragazzi assieme ad uno di loro, quando già eri in punizione. Sei una causa persa, comincio davvero a crederlo". "Ah sì? O forse è lei ad avere qualcosa che non va". Olmo drizzò un sopracciglio e allargò le mani chiedendo: "Cosa vorresti insinuare?". "Mi è parso di vedere quanto si eccita sapendomi in quelle condizioni. Ne ho avuto una chiara visione venerdì mattina...in bagno...". Sospirò. "Melania, sei davvero solo una ragazzina. Io ti ho dato l'opportunità di crescere, di capire quali sono i tuoi limiti, sei tu stessa ad essere venuta a guardarmi in quel bagno, tu stessa ad esserti eccitata davanti a quella visione. O lo neghi?". Abbassò lo sguardo. No, non poteva negarlo. "Inizia a bere per favore", la incitò infine porgendole una ...