1. IL Club


    Data: 08/10/2018, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: Guzzon59

    ... fissarlo negli occhi.�Ora leccami la suola delle scarpe! Sei una cagna! Lo sai? E devi ubbidire al tuo padrone!Robinia si chinò con la faccia verso il basso, spinta anche dalla mano di Roberto, fino a toccare con le labbra della bocca il cuoio delle scarpe.Roberto sollevò la pianta del piede ed offrì a Robinia la suola.�Ora tira fuori la lingua e lecca!Ci fu un attimo di esitazione, che Roberto non gradì. Per questo le assestò un colpo sulla schiena, che fece contorcere il corpo di Robinia, in un dolore lancinante.Lei non si era resa conto di un fatto. Ma lo scoprì a suo danno.Roberto brandiva nella mano destra la cintura dei suoi pantaloni.Più lei esitava e più le cinghiate le erano sferzate sulla pelle con forza, incidendola con solchi rossi e profondi.�Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa�Vuoi che smetta con il supplizio? Devi leccare la suolaaaaaaaaaaaaa!Robinia, tremava dal terrore, così vinta dalla volontà di Roberto, tirò fuori la lingua ed iniziò a leccare la suola delle scarpe. La percepiva ruvida al tatto e salata al palato.�Sei una brava cagnetta! Soddisfa il tuo padrone hahahahah così va bene!Roberto, sembrava posseduto dal demonio. Un despota che in quel momento nessuno avrebbe mai potuto contrariare.Ad un certo punto, fece un cappio con la cintura dei pantaloni e lo passò attraverso il capo di Robinia, infine lo strinse fino a toglierli il respiro. Era un collare rudimentale.Roberto lo tirò verso l�alto costringendo Robinia ad alzare il ...
    ... capo.�Lo vedi? Questo è il cazzo del tuo padrone, e deve godere! Se ti comporterai da brava cagnetta ti fotterà il culo! Leccalo e succhialo! Fammi vedere come sei brava a succhiare i cazzi hahahahRoberto si era tirato fuori il pene dai pantaloni, puntandolo sopra gli occhi di Robinia, duro e palpitante.La pelle era tirata a tal punto che Robinia poteva scorgere persino le nervature dei capillari che si dipanavano sulla massa come fiumi in piena.Robinia afferrò con entrambe le mani il cazzo di Roberto e cominciò segarlo.�Leccalo!Ubbidendo iniziò a far scorrere la punta della lingua lungo i contorni della cappella liscia e brillante. Appena accennò a succhiarlo.�Basta!Roberto allontanò Robinia da se, spingendola sul pavimento, con una pedata. Il collare pendeva dal collo, come un serpente ancorato ad un ramo.Roberto prese a girarle intorno, in silenzio, incutendole timore, perché lei non capiva quali fossero le sue intenzioni.�Alzati e sdraiati sul tavolino! a pancia in giù!Robinia, pienamente consapevole del suo ruolo di slave, ubbidiva docile al suo ordine senza esitare. Anche perché in caso contrario sapeva che ne avrebbe pagato le conseguenze.Roberto continuava a girare attorno al tavolo, osservandola come se fosse un animale in vendita.La sua mano scivolava lasciva sul corpo di Robinia facendola ansimare come una preda in trappola.Ad un tratto le strappa le mutande e le getta per terra.�Allarga le gambe! Ricordati! Non dovrai mai girarti a guardarmi!Robinia eseguì l�ordine, non ...
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