IL Club
Data: 08/10/2018,
Categorie:
Etero
Dominazione / BDSM
Autore: Guzzon59
... capiva le sue intenzioni, si sentiva impotente, timorosa ma terribilmente eccitata da quella situazione di subordinazione assoluta.La figa le pulsava e le forti emozioni le provocavano una voglia, che come un fiume in piena, produceva una quantità di fluido umorale che si riversava sul tavolo.L�odore di sesso e del sudore che le imperla la pelle, aleggiava nell�aria inebriando la mente dei protagonisti.Robinia era immobile sul tavolo con le gambe spalancate. Roberto doveva essere alle sue spalle.La stava osservando in silenzio.Robinia era ansiosa, inquieta perché non riusciva a capire che cosa stesse passando per la testa del suo padrone.Il gioco perverso di Roberto fu quello di creare una suspense inquietante tra l�attesa ed il silenzio. Un abuso e un controllo totale dei sensi della schiava.Robinia si sentiva braccata dalla volontà lasciva di Roberto.Lo sentì uscire dall�ufficio e ritornare quasi subito. Non osava guardarlo per timore di essere punita, ma di sottocchio notò che teneva in mano un oggetto bianco.Robinia appena capì di cosa si trattava le venne la voglia di rizzarsi in piedi e scappare via. Ma non poteva, la sua volontà aveva accettato il ruolo di sottomessa, di schiava docile e malleabile da quella mente diabolica, che prevedeva la totale accettazione delle punizioni corporali inflittagli dal suo padrone.Roberto brandiva un corno d�avorio, dal diametro di almeno otto centimetri. Era un trofeo di caccia del Capo, che ostentava sulla sua scrivania. Quel ...
... bastardo era andato a cercarlo.�Separa le natiche! Con le mani!Roberto si avvicinò da tergo, scandagliando la fessura delle natiche oscenamente separate dalle mani di Robinia.Le accarezzò lascivamente la zona tra il perineo e l�ano. Poi si lecco il dito medio e iniziò a pressare contro l�orifizio anale.Robinia prese a tremare dalle emozioni quando avvertì il dito di Roberto che s�infilava nel buco del culo. Poi un altro dito le penetrò la vagina.Ad un tratto li sentì entrambi muoversi dentro di lei. Tentavano di congiungersi, di toccarsi attraverso la sottile membrana che separava la cavità del culo dalla figa.Era una sensazione inaudita, che non aveva mai provato prima di allora. Quei movimenti, insieme allo stato di sottomissione, le davano una sensazione di vertigini che le facevano perdere il senso della ragione, del tempo e dello spazio.Roberto, fece colare un rivolo di sputo sul buco del culo e cominciò a lavorarselo. Uno, due e tre e cosi via, le dita si infilarono in quel buco dilatandolo in modo osceno.Robinia girò il capo verso Roberto.Ad un tratto le dita vennero tolte e Roberto iniziò a sferzare manate sui glutei.�AAAAAAAAAAAAAAAA�Ti avevo avvertita! Non devi guardarmi!Le urla di dolore di Robinia lo incitavano a colpire con più forza.Il dolore non era poi così insopportabile. I sensi di Robinia si erano talmente alterati, che la sua mente si confondeva, accogliendo quegli impulsi di dolore come un piacere sublime.Una miscela idilliaca, tra piacere e dolore.I colpi ...