Acque Torride al Largo di Cap
Data: 09/10/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Patrizia V.
... tiene davvero a conoscerle, e lui anche. No, non ho saputo niente. Peccato, perché loro hanno già lasciato la villetta che avevano affittato in città, e adesso si apprestano anche a salpare con lo yacht diretti in Grecia… Mi allarmo: non voglio perderli, e ci tengo a fare una partita di gruppo con loro e le lesbiche. Diego si accorge del mio disappunto e mi invita a visitare lo yacht prima che loro partano. Che cosa carina… Beh, almeno mi beccherò un’altra bella doppia con lui e Anja… Accetto anche a nome del cornuto, a cui immagino non dispiacerà rivedere il trans. Tanto, quando torno alla villetta lui sarà già contento di leccarmi la figa piena della sborra di Diego… Il mio bel moro mi aspetta con lo zodiac alla marina. Ho pensato di lasciare Franco a terra a farsi le seghe per godermi da sola i bei cazzi di Diego e Anja, poi ho pensato che non era giusto e che anche il mio cuckold ha diritto a farsi una bella goduta, e così ci presentiamo insieme all’appuntamento. Diego ci fa aspettare un po’, e mi tocca subire le risatine della famigliola che mi ha vista salire a bordo della Serenissima gattonando sulla battagliola, e poi leccare i piedi di Eva in segno di sottomissione. Mi irrita, però mi eccita anche un po’… Quando finalmente il venezuelano si fa vivo, saltiamo sul gommone e partiamo con in spalla solo le nostre borse da spiaggia. Il fuoribordo ci mette quasi mezz’ora a portarci fino alo yacht, ma ne vale la pena. Non è proprio uno yacht: è una nave vera e propria, con ...
... una bandiera cipriota a poppa e una che non riconosco sull’albero. Sulla fiancata ha una scritta che dice Transcontinental Migrantes – TCM, che non ho idea di cosa voglia dire. Anja ci accoglie a bordo vestita con un toppino minuscolo e una gonna lunga che oltre a fasciarle le gambe cela anche il suo tremendo segreto: mi chiedo se l’equipaggio sappia che si tratta di un trans, o se la credono una donna particolarmente atletica… Ci fanno fare il giro della nave, spiegandoci che si tratta di un bastimento per attività umanitaria: dispongono di alloggi per rifugiati, un piccolo ospedale, attrezzature d’emergenza e un impianto di telemedicina. Ci sono anche gli uffici da cui la loro società dirige le attività di altre barche similari più piccole in azione in tutto il mondo. Che bel lavoro: si meritano di essere ricchi… Alla fine ci offrono un bel pranzetto nel salottino e poi ci fanno accomodare su un tratto di ponte riservato nella parte alta della nave, dove possiamo prendere il sole in costume e rilassarci spaziando con la vista verso la costa da una parte, e verso il mare aperto dall’altra. Bellissimo… Anja mi porge un binocolo e mi indica una barca parecchio distante da noi. Io guardo e riconosco subito la Serenissima; vedo chiaramente Eva che prende il sole nuda sul ponte di poppa e Pat che armeggia vicino al timone. Ecco dov’erano finite: sono semplicemente al largo! Che stronze. Perché non ci hanno avvertite? Mi scoccia davvero molto essere trattata sempre e solo come la ...