1. Ancora la mia signora "perbene" 3


    Data: 25/09/2017, Categorie: Etero Autore: cuckold211, Fonte: Annunci69

    ... di fuoco all'indirizzo del suo corpo nudo e abbandonato sul letto in disordine; poi, prese a percorrere con la lingua ogni centimetro quadrato di quel corpo offerto, fino a concentrarsi nell'incavo delle cosce, ben divaricate per esibire il sesso colante umori.
    
    Liliana si sentiva letteralmente divorata dal tizio e, quando egli si decise a parlare, lo fece con voce melliflua, morbosamente eccitato, mentre passava e ripassava la lingua sulle labbra di una vagina ormai congestionata da un violento desiderio.
    
    "Quello stupido di tuo marito, non dovrebbe mai lasciarti sola... una donna così..."
    
    Diceva quelle parole quasi con derisione mista ad oscenità; Liliana avrebbe dovuto manifestare risentimento e respingere lo scostumato, ma il gioco di lingua sul suo corpo, unito a quello delle mani, di cui due dita congiunte la rovistavano nell'intimo, mentre l'altra stuzzicava i seni, strapazzando, alternativamente, or uno ora l'altro capezzolo, la coinvolsero, anima e corpo, in una marea travolgente di libidine sfrenata.
    
    Egli riprese: "Lo so... l'ho capito subito... sei una femmina in calore... un'autentica cagna che va presa subito tra le natiche, senza tante storie, perché è certo che ti sarebbe piaciuto da morire".
    
    Diceva questo mentre quelle dita in vagina continuavano con i loro affondi sempre più selvaggi e Liliana allungò una mano alla ricerca del sesso del maschio.
    
    Incredibile ...
    ... quanto era grosso! Asinino? Forse... egli le impose di servirsene a suo piacimento, in bocca, nella femminilità oppure dietro...
    
    L'asta era davvero magnifica, inebriante e possente; svettava, alla sua sommità, un glande enorme, totalmente scappucciato, con alla base due testicoli gonfi di linfa.
    
    Liliana emise un gemito di voluttà, afferrò saldamente il grosso arnese e, trattenendo il respiro per l'emozione, spalancò al massimo le cosce, guidandolo con decisione nella sua natura desiderosa di accoglierlo, al punto da rappresentarle alla mente le seguenti parole: "E' mio... mio"
    
    A posteriori si potrebbe dire che quel sogno fu profetico, premonitore di quello che, tempo dopo, sarebbe successo con Antonio nella casa di Nino a Villammare (vedi "Mia moglie? Signora perbene 2).
    
    La mattina dopo, Liliana fu svegliata dal trillo del telefono: era Franco che la avvertiva di avere una sorpresa per lei per quella stessa sera, esortandola a prepararsi sia fisicamente che mentalmente.
    
    Si era ritrovata, al risveglio, tutta sudata ed appiccicosa per gli umori emessi dal sesso esacerbato durante il sogno.
    
    Mentre era immersa in vasca, fra i profumi della schiuma e dei sali, la sua mente riandava al sogno e, perché no, alla telefonata di Franco: in cosa poteva consistere la sorpresa annunciata, se non in qualche avventura trasgressiva?
    
    Era, quindi, necessario prepararsi al top....
    
    (continua)
    
    . 
«12»