Il creditore di mio marito
Data: 09/10/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: babbacombe_lee
Era entrato nell�ufficio senza che lei se ne accorgesse, perché Rita stava sistemando dei documenti nei classificatori e voltava le spalle alla porta.Si era trattenuta fino a tardi perché suo marito era fuori per lavoro e quindi non doveva preparare la cena per nessuno.Lui era entrato senza far rumore, nonostante fosse un uomo alto e robusto.Il suo �buonasera� l�aveva fatta trasalire ed ora si trovava faccia a faccia con il nuovo arrivato.Sarà stato sulla quarantina ed indossava un abito blu elegante e di buon taglio, ma era proprio questo l�elemento stonato: nonostante il vestito e l�aspetto generale molto curato, le dava un�idea di volgarità e di violenza.�Mi spiace ma è tardi, l�ufficio è chiuso, forse cercava mio marito, ma oggi è fuori per lavoro.��No, veramente sono venuto proprio per lei.�Il tono di voce era cortese, educato, ma nella testa di Rita, il campanello d�allarme che si era acceso quando lo aveva visto, continuava a suonare.Guardò verso la porta e si accorse che la chiave che lei aveva infilato dall�interno poco prima era scomparsa.Stava per chiudere da dentro perché era tardi, ma poi aveva dovuto rispondere al telefono e se ne era dimenticata.�Mi manda ...�Aveva fatto il nome di un cliente della società di import export che teneva con suo marito e i motivi di preoccupazione erano aumentati.Navigavano in cattive acque e suo marito si era fatto prestare molti soldi proprio da quel cliente.�Cercavi questa?�, le disse estraendo dalla tasca la chiave ...
... dell�ufficio.Ecco, ora la voce era cambiata di tono e appariva perfettamente in sintonia con la cattiva impressione che aveva avuto inizialmente, e poi era passato anche al tu.Rita, istintivamente, cercò di raggiungere il telefono sulla scrivania, ma l�uomo la prevenne.Era robusto e le bastò una mano per bloccarle entrambi i polsi, mentre con l�altra frugava nella tasca della giacca.Quando lei vide che estraeva dalla tasca un paio di manette si mise a gridare, anche se sapeva che era perfettamente inutile perché a quell�ora l�edificio era deserto.Cercò di divincolarsi ma la lotta tra una signora quarantenne piccola di statura ed un uomo alto e robusto, con il fisico da lottatore, era assolutamente impari, così dopo un minuto, lei uscì dall�ufficio a testa bassa, con la giacca blu sulle spalle, che le copriva la braccia dietro la schiena con i polsi ammanettati, tenuta saldamente per un braccio dal tizio con il vestito blu.Proprio davanti al portone c�era una grossa berlina scura, l�uomo aprì il bagagliaio e le disse �dentro�.�Cosa? Non voglio en...�Come per magia, nella sua mano destra era comparsa una grossa automatica e a Rita non restò altro da fare che infilarsi nel bagagliaio.Lui l�aiutò pure a superare il dislivello, poi le legò insieme le caviglie con un pezzo di corda e la costrinse a sdraiarsi dentro.Il cofano che si richiuse con un leggero scatto metallico, le diede quasi l�idea che l�avessero seppellita viva.Il tragitto durò solo pochi minuti ma furono sufficienti a far ...