1. Lo yeti


    Data: 09/10/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: beast, Fonte: EroticiRacconti

    La spedizione era finita in un disastro totale, sorpresi dalla bufera lontani dal campo i miei compagni erano tutti morti e io, unico sopravvissuto mi aggiravo senza speranze, senza riuscire a vedere nulla nella tormenta che continuava a infuriare selvaggiamente. Ad un certo punto mi sembrò di vedere una fenditura nella roccia davanti a me, con notevole fatica la raggiunsi, si rivelò un crepaccio profondo, mi infilai al suo interno e mi resi conto che doveva proseguire all'interno della montagna, ad un certo punto cominciò ad allargarsi, trasformandosi in una grotta. Forse potevo salvarmi! Esausto e allo stremo delle forze avevo posato lo zaino con le poche cose che ero riuscito a salvare e mi ero appoggiato alla parete di roccia, quando sentii dei rumori come di passi pesanti avvicinarsi, ero perplesso, difficile che potesse essere un altro essere umano, molto più probabilmente si trattava di un grosso animale che aveva trovato come me riparo nella grotta. Così quando vidi comparire una specie di scimmione peloso alto due metri l'emozione e la mancanza di forze mi fecero perdere i sensi. Mi svegliai nella profondità della grotta, il buio era quasi assoluto, ma la temperatura gradevole e mi resi conto di essere completamente nudo, sdraiato sotto una pelliccia di yak conciata grezzamente. I miei vestiti bagnati e ghiacciati erano gettati sul pavimento, una carcassa di capra di montagna, parzialmente sventrata era appesa ad uno spuntone della roccia, non volli soffermarmi a ...
    ... pensare a chi potessero essere appartenute le varie ossa spolpate che giacevano sparse sul pavimento della caverna. Lo strano scimmione era accovacciato poco più in la e mi dava la schiena. Pensai immediatamente ad uno yeti, quell’essere mitico che si vedeva riprodotte nei libri, era decisamente più grosso di me, ma non enorme ed in generale era più simile a un uomo preistorico, coperto di un corto pelo bianco, sicuramente utile a mimetizzarti nella neve. Cercai di approfittarne della sua noncuranza per allontanarmi di nascosto ma non avevo nemmeno percorso due passi che la bestia, il cui udito doveva essere ben sviluppato, mi sentí e mi balzó addosso emettendo un sordo grugnito. Mi afferrò con le sue braccia d'acciaio e senza alcuno sforzo mi gettò a terra imprigionandomi sotto il suo peso. Cercai inutilmente di liberarmi, ma ero debole come un bambino e desistetti quasi subito. Questa breve lotta dovette eccitare il bruto, perchè sentivo che il suo pene si era rizzato e premeva duro contro il mio fondoschiena. Non ci volle molto perchè lui decidesse di approfittare della situazione, e tenendomi a terra con un braccio, con l'altro cercò di farsi strada tra le mie natiche, cominciando a darsi da fare per penetrarmi come forse faceva con le capre delle nevi. Sentivo il suo membro premere contro il mio ano, la difficoltà che incontrava nel cercare di far entrare il suo affare cosí grosso, invece di farlo desistere lo eccitava ancora di piú, pensai che fosse meglio collaborare, ...
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