1. Inseguito da un orso


    Data: 10/10/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Lucien Rousseau

    ... tramite una folta massa di peluria. I suoi occhi erano di un nero profondo e mi osservavano con decisione. Sentii un formicolio tra lo scroto e l'ano, ma ero spaventato, non solo eccitato. Urlai ancora ma l'orso fece uno scatto e mi si precipitò addosso, tappandomi la bocca con la sua mano terrosa. Una lacrima mi scese sulla guancia e lui se ne accorse. Con un gesto dolce la raccolse con l'indice e lo avvicinò alla mia bocca spingendo con forza per entrare. Aprii e cominciò a infilarlo e a toglierlo: mi sussurrò nell'orecchio di leccarlo. La sua voce era profonda e il suo alito sapeva di selvaggina. Iniziai a leccare il dito muovendo la lingua e sul suo volto apparve una smorfia di godimento. Lo tolse e cominciò a solcarmi il collo, poi il petto e fece un giro sul capezzolo: fu chiaro che farmi stimolare il capezzolo mi dava un profondo piacere, il sesso si indurì in un attimo; continuò sui fianchi e sulla coscia sinistra, per poi iniziare a solleticare le forme del mio sedere. Scostò la mutanda e iniziò a spingere la punta del dito contro il mio ano già dilatato per l'eccitazione. Fu dentro in un secondo e diedi un gemito di dolore ben presto eguagliato dal piacere. Con un gesto inaspettato, cominciò a scoparmi col dito e a leccarmi i capezzoli. Non potei contenermi e venni subito nelle mutande. Inevitabilmente il suo pelo si bagnò e non mi sembrò molto contento. Mi diede uno schiaffo e ringhiò: "Sei una preda molto cattiva. Meriti una fucilata!". Mi afferrò i capelli e mi ...
    ... portò in avanti, mentre gli elastici erano in tensione e mi facevano male. Mi mostrò il suo mostruoso "cazzo" e gridò, sputandomi prima in faccia: "Lo vedi questo fucile? Questo modello ti farà molto male.". Fui preso dal panico perché avevo capito le sue intenzioni e non volevo perché mi avrebbe impalato e sarei forse morto dal dolore. Mi strappò via la mutanda piena di sperma e mi sollevò le gambe sulla sua schiena. Come un trapano si fiondò sul mio buchino sudato e iniziò a leccare tutto: la sua lingua era così rigida e lunga da poterla sentire mentre mi penetrava. La sua saliva mi colava lungo il culo e la schiena. Mi piaceva da morire e chiesi, incontrollatamente, di andare più a fondo. Era un animale insaziabile. Puntò il suo cazzo sul buco dilaniato dal piacere; entrò con un affondo deciso e iniziò a pompare senza pietà mentre io non riuscivo più a distinguere la sofferenza dal piacere. Mi strinse a sé in una morsa letale e sentivo il naso premere sul suo pelo abbondante. I colpi erano sempre costanti e gemevo, implorandolo di farmi male. Sentivo il cazzo che entrava e mi sfregava le pareti interne e il mio ano era ormai diventato una molla. Ogni colpo era come essere spediti in paradiso e, poi, essere rigettati all'inferno. A un certo punto mi scaraventò sul pavimento ed ebbi una fitta alla schiena. Guardandomi profondamente mi disse: "Adesso ti fucilo la testa.". Mi puntò suo cazzo contro e fui colpito da schizzi violenti del suo sperma, così forti che l'impatto mi ...