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Galeotta fu la mutandina
Data: 26/09/2017, Categorie: Etero Autore: ziobolide, Fonte: Annunci69
Scusatemi alcuni errori di forma ma essendo una storia realmente accadutami la foga nello scriverla era tanta Lei mi aveva colpito fin dalla prima volta che l'avevo incrociata sul piazzale dello stabile dove ho il mio ufficio; sono un agente immobiliare di 39 anni e il mio ufficio è situato al piano terra di un moderno palazzo in cui ai piani superiori ci sono diversi appartamenti. Quando quel lunedì mattina lei e suo marito sono entrati in ufficio non pensavo fossero lì per mettere in vendita il loro appartamento e rimasi un po' spiazzato quando me lo comunicarono: chiesi loro il motivo della vendita e mi comunicarono che la figlia ormai era uscita di casa e quella casa diventava troppo grande per sole due persone, quindi avevano deciso, una volta venduta, di trasferirsi sulla costa ligure, da dove lui è originario. Lei, Elena, è una splendida donna di 57 anni, sempre abbronzata e vestita sempre in modo molto elegante dato il lavoro che svolge (è responsabile di filiale in una banca), lui, Alberto, un bell'uomo di 63 anni, agente di commercio nel settore alimentare, sempre in giro per l'Italia. Mi chiesero di cercar loro un acquirente così mi misi subito in moto, ci tenevo a fare bella figura in quanto mi erano sempre piaciute come persone, in particolare lei che ogni volta che mi incontrava nel piazzale del condominio mi salutava con un “Ciao ragazzo”. Organizzai subito un paio di visite all'immobile che però non andarono benissimo, trovai poi una ...
... famiglia interessatissima che voleva vedere la casa un mercoledì mattina alle 9:30...chiamai pertanto Elena per concordare l'appuntamento ma sfortunatamente il marito si trovava in Sicilia e lei alle 9 doveva essere tassativamente in banca per un appuntamento importante; mi propose quindi di passare da me in ufficio alle 8:45 per lasciarmi le chiavi di casa per mostrarla ai clienti e che sarebbe poi venuta a riprenderle nel tardo pomeriggio. Quando al mattino arrivo tutta trafelata in ufficio, mi lasciò al volo le chiavi e mi salutò stavolta chiamandomi per nome....anche se era stata nella stanza solo pochi secondi aveva lasciato una scia di un profumo sensualissimo che mi turbò non poco. Dieci minuti prima che arrivassero i clienti salii nell'appartamento per alzare le tapparelle ed accendere tutte le luci per ottenere un bell'effetto di luminosità; facendo questa operazione notai nel bagno della camera matrimoniale delle mutandine per terra a fianco del wc ed il reggiseno coordinato appeso al radiatore...mi avvicinai per guardare meglio e notai che le mutandine erano fradicie di umori freschi freschi....d'altronde era passata solo mezz'ora da quando Elena era uscita di casa: non resistetti e avvicinai le mutandine al naso, il profumo era forte ma piacevolissimo, come un matto iniziai a leccare tutti gli umori e nel frattempo l'uccello si era gonfiato all'iverosimile nei pantaloni; in quel momento squillò il telefono: erano i clienti che mi aspettavano in strada. Chiusi ...