Giacomino - capitolo 4, l'avvocato
Data: 10/10/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Caster83
... barattolo del caffè era vuoto. Aprii lo stipo di fronte a me e allungai il braccio per prenderne un pacco nuovo ma, appena fui teso in punta di piedi i calzoncini mi scivolarono ai piedi, lasciandomi completamente nudo. Nel tentativo vano di afferrare i pantaloncini feci cedere il pacco del caffè.
Enzo fece una risata e raccolse il caffè mentre io mi piegai imbarazzato per rivestirmi.
-Certo che stai crescendo proprio bene!
Ancora piegato alzai lo sguardo. Mi stava di fronte e si teneva il pacco, la mano che evidenziava il pene completamente eretto che in orizzontale gonfiava la stoffa dei pantaloni proprio all'altezza della mia faccia.
Mi rialzai, ancora nudo, eccitato da quello che vedevo e col pisello oramai duro.
Mi passò il pollice sul capezzolo per poi accarezzarmi il petto e girare con la mano sulla spalla e scendendo lungo la schiena per arrivare a palparmi il sedere.
-Si, sei diventato decisamente un bell'ometto.
Mi spinse a se e mi mise la lingua in bocca, cominciando a baciarmi voracemente. Mi stringevo a lui mentre le sue mani esploravano il mio corpo, le sue dita scorrevano lungo il solco delle mie natiche e andavano a infilarsi curiose nel mio buchetto mentre lui si piegava per prendere a mordicchiarmi i capezzoli facendomi emettere urletti di piacere.
Si abbassò e me lo prese in bocca cominciando a succhiarmelo con furia, stavo per venire quando si staccò e si poggiò contro il bancone.
-No no, troppo presto, c'è ancora tanto da ...
... fare.
Si slacciò i pantaloni e se li calò con le mutande a mezza coscia, rivelando un grosso pene venoso e turgido dalla cappella violacea, che puntava verso l'alto. Se questa visione non fosse stata abbastanza a farmi eccitare, vederlo col completo da ufficio aperto e la sua carnalità svelata sotto quello strato elegante, con la punta del cazzo che toccava il primo bottone in basso del gilet, mi fece impazzire.
Mi inginocchiai e mi avventai con la bocca su quel palo di carne, affamato di cazzo e lavorandomelo con gusto mentre con una mano gli accarezzavo le palle e l'altra la facevo scorrere sotto i suoi vestiti, esplorando la pancia e i pettorali pelosi. Le sue mani affondate nei miei ricci mi accarezzavano la testa.
Mi staccò da se, lo guardai, un filo di bava univa il mio labbro inferiore alla sua cappella.
-Cavolo ti piace proprio ma ora basta, appoggiati contro il tavolo e apri le gambe.
Feci come aveva detto; si abbassò dietro di me e tenendomi saldamente aperte le chiappe con le mani, affondò la faccia nel mio sedere. Sentii il suo naso scorrermi nel solco e poi all'improvviso ebbi una scossa di piacere quando la sua lingua cominciò ad esplorare il mio buchetto, facendomi gemere. La sua barba mi pizzicava i testicoli ed ero in estasi, perso in questa nuova sensazione.
Si alzò, puntata la cappella sul buco, fece scivolare il suo pene dentro di me e, presomi per i fianchi, cominciò a sbattermi con colpi decisi e violenti che facevano spostare il ...