1. Non era previsto Cap. 18 La verità viene a galla


    Data: 10/10/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Vicx

    Sono consapevole che negli ultimi capitoli, raccontando velocemente ciò che stava avvenendo, ho tralasciato diversi aspetti psicologici, affettivi ed erotici del rapporto tra me e Anna. Ricorrerò perciò da qui in avanti a qualche frase virgolettata, che meglio rappresenterà tutto ciò che stava inevitabilmente accadendo. Le reazioni di Anna, la sempre più pressante e ingombrante presenza di Daniele, furono fondamentali per le mie scelte, posso cercare di spiegarle e farle vostre, solo attraverso dialoghi che cercherò di riportare più fedelmente possibile. Non voglio trovare scusanti ai vostri occhi, so che i più capiranno, perché come me siete attratti fatalmente da queste pulsioni, in fondo ho scritto questo racconto perché ero disperatamente alla ricerca di anime come me con le quali condividere questa voglia di vivere senza barriere mentali la mia sessualità. A letto Anna guardava le immagini del video, non capiva il perché io glielo avessi voluto mostrare per forza, era abbastanza eccitata da aspettarsi un normale rapporto con me, e rimase all’inizio perplessa di quella presenza. Certo era un cazzo notevole quello del video, diverso dal mio, che intanto baciavo le sue intimità. Cominciai a domandarle cosa ne pensava.. “E’ un cazzo inquietante… largo… fa paura….” Rispose Proprio in quel momento però vidi che si leccava le labbra, credo fosse il momento in cui lui lo puntava contro l’obiettivo, bagnato di liquido. “E’ diverso dal tuo, il tuo è liscio, rassicurante, questo ...
    ... fa male credo… Dio come è bagnato… ma dove hai trovato sto video… dai leccami ancora”. “Si amore ti lecco…. Ti preparo… lo vorresti ora nella fica… quel cazzo?”. “Voglio il tuo ora, dai mettimelo dentro… dai”. Era evidentemente eccitata, e mi chiese nervosamente di far ripartire il video, la slegai, e continuai a leccarla e succhiarla mentre sentivo la sua fica contrarsi. Mentre le mordicchiavo la clitoride, umida e turgida, sentivo le sue labbra grondanti; ora le sue dita libere avevano violato la sua bocca… era implicito che stesse leccando quel cazzo. Quando la mia lingua entrò in lei, sentii una scossa violenta. “Allora lo vuoi dentro?” “si dai mettimelo dentro” ammise. “No.. non il mio, quel cazzo voglio metterti dentro, lo farò io se tu vuoi, lo appoggerò con delicatezza, in modo che trovi la sua strada senza farti male… lo vuoi?” Intanto liberai il mio cazzo, vidi Anna trasalire… “Che fine hanno fatto i tuoi peli, sei glabro come la mia fica”. “Dimmi se ora la differenza con quello che vedi nel video non è ancora più evidente.. Dimmi se ti piace quel cazzo, dimmi se lo vuoi”. “Smettila Carlo, mi fai paura.. mi sento insicura ora, che fai ora… mi fai male con quelle dita, oddio… mi vuoi sfondare…”. Sentivo il suo piacere colare tra le natiche, mentre simulavo la penetrazione del cazzo del video. “Ancora, ancora.. scopami, sfondami” gridò. Mi fermai, le confessai quale fosse il mio desiderio da quando avevo creato il nostro uomo immaginario, quello avevo sognato nella sua ...
«123»