L'odore... 1
Data: 11/10/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Gay / Bisex
Sensazioni
Altro,
Autore: Naughty Bard, Fonte: RaccontiMilu
... Avete perso!� continuava a ripeterlo, per lui era la cosa più ovvia di questo mondo. Gli sorrisi anch�io, un po� beffardo e gli chiesi:�E che penitenza vuoi che facciamo?� Fece finta di pensarci un attimo.�Mmmmm... vediamo un po�...� si alzò in piedi e venne verso di me che ero ancora in ginocchio. Senza che avessi il tempo di accorgermene mi prese la testa e se la premette sul pacco:�Odora questo!! Hahahaha!!!� mi lasciò quasi subito in realtà, uno di quegli scherzi da caserma che si fanno tra ragazzi ma io rimasi come stordito da quell�aroma così forte, così pungente, così maschio. Il sudore di cui erano intrisi i boxer mi aveva inumidito il viso e mi rimase nelle narici per qualche secondo ancora. Ero imbambolato, ma lui non se ne accorse, si era già voltato verso Doug per ripetere lo scherzo ma il moretto era schizzato in piedi all�istante ridendo, decisamente disgustato:�Stammi lontano Dave!��E dai, giusto un�annusatina!� scherzavano i due mentre io tornavo lentamente alla realtà.�Scordatelo amico! Non te lo annuso il cazzo, vuoi vedermi sboccare sul tuo letto?��Hahahaha!!! No, meglio di no che tra un po� torna mia mamma!� per continuare a scherzare si annusò un�ascella scoppiando a ridere:�E poi hai proprio ragione amico, puzzo come un maiale, cazzo! Hahahaha!!!!� risero ancora:�Già, figurati là in mezzo, cazzo!! Yak!!� fece finta di vomitare mentre David, ridendo, si rinfilava i pantaloncini. Doug intanto si era reso conto dell�ora.�Cazzo ragazzi, devo andare a ...
... prendere quella rompipalle di mia sorella, se faccio tardi poi lo va a dire a mia mamma e allora si che cominciano le rotture di coglioni!� In effetti la sorellina di Doug era davvero un tormento per lui. Una ragazzina di quattordici anni assolutamente insopportabile che si lamentava di tutto e tutti e a cui i suoi genitori la davano quasi sempre vinta.�Ci vediamo stasera, a dopo!� io e David lo salutammo e restammo da soli in camera sua.�Che ti va di fare?� mi chiese passandosi una mano tra i capelli umidi per il caldo soffocante che faceva.�Boh... non lo so...� gli risposi assente.�Guardiamo un po� di TV...� suggerì lui mentre già si allungava per prendere il telecomando.�Ok...� non me ne fregava niente in realtà, non riuscivo a smettere di pensare a quell�odore. Aveva messo in moto una reazione che non capivo, non l�avevo mai provata prima, non riuscivo a classificarla ma ero eccitato e cominciavo a sentire l�inizio di un rigonfiamento in mezzo alle gambe. Al contempo ero anche imbarazzato da morire per quello che avrebbe pensato il mio mito se... Lo guardai. Aveva solo i pantaloncini e il torace glabro era sudato. Volevo annusarlo di nuovo, a tutti i costi. Passarono una decina di minuti e il mio tumulto interiore continuava. Poi mi decisi:�David... sai... prima, no?...� cominciai timidamente incerto. Lui non distolse gli occhi dal televisore, davano una replica di Baywatch.�Cosa?� inghiottì. Ogni secondo che passava era sempre più difficile.�Cazzo, guarda che tette che ha ...