L'uomo delle perversioni seconda parte
Data: 11/10/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: aangela
L’estate del 2015 Seconda parte. In quel periodo io avevo un fidanzato, l’avventura con Stefano era un mio segreto. Alcuni giorni dopo l’eccitante serata lo chiamai. lui mi offrì di uscire con un suo amico che voleva conoscermi. Accettai. Uscimmo la sera stessa.l’appuntamento a parma in un bar. Voglio che tu indossi abiti trasparenti senza sotto nulla- mi disse. Lo accontentai, mi è sempre piaciuto esibirmi come una troia. Misi un vestitino cortissimo bianco , si vedeva tutto. E scarpe con tacco vertiginoso. Entrai nel bar e non lo vidi. Lo sguardo degli uomini presenti era eloquente. Presi un caffè e aspettai. Un uomo si avvicinò al banco e ordinò un caffè. Squillò il mio cellulare, era stefano. Arriveremo con un attimo di ritardo. Ok, aspetto, risposi L’uomo accanto a me attaccò discorso. Buonasera, fa caldo stasera. A dire la verità avevo freddo, aveva piovuto ed era ancora primavera. I capezzoli erano turgidi. L’uomo non mi staccava gli occhi dalle tette. Provai a scrollarmelo di dosso ma lui non mollava. Aspetta qualcuno? Si risposi. Posso intanto offrirle da bere? No, grazie. L’uomo sembrò non ascoltarmi Due amari, disse al barista. Lo guardai attentamente. Non era un bell’uomo. Sui cinquanta, sembrava piuttosto rozzo. Mi pose in mano il bicchiere. Allora, non mi sembra di averla mai vista in questo bar… È la prima volta, dissi io. Un altro uomo si avvicinò a noi. Scusa, non mi presenti la signora? Disse al primo uomo. Non so come si chiama… Angela dissi io seccata. Ma ...
... aspetto una persona… Intanto le facciamo compagnia, rispose uno dei due. Ci sono certi tipi in giro… A me scappò una risata. Vede che l’abbiamo fatta ridere… Sentii un braccio cingermi al fianco. Di noi si può fidare. Il secondo uomo sembrava avere l’età del primo, piuttosto rozzo anche lui. Tolsi il braccio dal mio fianco. L’uomo lo rimise. Si sieda con noi, mica la mangiamo. Prima che io rispondessi l’uomo con la mano al mio fianco cominciò a guidarmi verso una stanza del bar . c’erano due o tre tavolini e ci sedemmo ad uno di questi. Io in mezzo a loro Nella stanza non c’era nessuno. I due cominciarono a farmi domande, quanti anni, da dove? Da subito le loro mani si appoggiarono alle mie cosce e mentre parlavano con una decisa pressione me le aprirono. Ero tra loro a gambe aperte seduta. La figa aperta cominciò a dare segni di irrequietezza. Ad un certo punto uno di loro mi guardò fisso negli occhi. Facciamo un gioco, lei ora va in bagno, lascia aperta la porta, uno di noi viene e la scopa. La sua rozzaggine e sfrontatezza mi fece salire il sangue alle tempie. Rimasi in silenzio qualche minuto Poi mi alzai e andai in bagno Lasciai aperta la porta e mi girai di spalle ad essa restando in piedi. Il cuore mi batteva all’impazzata. Sentii dei passi La porta si aprì e si richiuse. Brava- solleva il vestito e apro le gambe. Ubbidii Un attimo e un cazzo spingeva verso la mia fifa Scivolò dentro L’uomo cominciò a scoparmi in piedi Mi teneva la testa abbassata per scoparmi meglio ...