Il gioco
Data: 11/10/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Evoman
... che fa scherzi, pensai tra me. Il telefono squillò, facendomi schizzare il cuore. Risposi. "E' il numero 9991234?" "Si" risposi. "Ha chiamato il Gioco?" "Si,..." risposi. "Bene " e mi diede un indirizzo in città. Mi disse di essere la alla 1 di sera. Poi riappese. Io tremavo in un insieme di paura ed eccitazione. Alle 10 e 30 ero già la. Il tempo passava troppo lentamente. Sentii dei passi dietro di me. Sussultando mi voltai. Era una donna in uniforme da SS. "Allora, puttana, cosa fai?" chiese. Prima che potessi rispondere, mi afferrò le mani, stringendole dietro la schiena. Sentii le manette che scattavano ai miei polsi. "Lei e' una" disse ad una persona dietro me. Mi fecero voltare. Un'altra donna era vestita in un lungo impermeabile nero. Mi fecero entrare nel magazzino a fianco. Era tutto buio. Mi fecero passare in un'altra stanza, sempre buia. Infine si accesero tutte le luci. Quando mi guardai attorno, il cuore pulsò da scoppiare e mi sentii i capezzoli e la figa duri ed eccitati. Sulle pareti e sul soffitto erano fissati una serie di anelli e catene. Una tavola era nel centro della stanza. Altri anelli e catene erano fissati sui lati della tavola. La donna in uniforme era presso un'altro tavolo appoggiato al muro. Sul tavolo c'erano fruste, pinze e altri aggeggi metallici che si poteva immaginare solo cosa servissero. "Bene" cominciò la SS "sei nella resistenza. Bene, ora la resistenza fara quello che diremo noi." Sorridendo prese in mano un lungo coltello. "Portala ...
... qui " disse indicando la tavola "Non abbiamo tempo da sprecare. Spogliamola e incominciamo". La mia figa era scossa da fremiti, fradicia. I capezzoli mi facevano male tanto erano duri. Le mie fantasie più intime diventavano realtà. "Non pensare di scappare " mi fece la SS passandomi il coltello sui capezzoli che spingevano contro la stoffa "non puoi uscire." Mentre l'altre mi teneva da dietro, la SS mi fece entrare il coltello nella scollatura del vestito e strappandolo. Quando arrivò in vita, con il coltello lo aprì, passandomi la lama sui capezzoli enormi. "Vedi questa puttana, non mette neanche il reggiseno". Con il coltello continuò a tagliarmi il vestito. Rimasi solo con le mutandine. Infilò il coltello nell'elastico, facendomelo scorrere sulle labbra. Il contatto con la lama fredda mi fece sussultare e gemere di piacere. "Ti piace. Sei in calore" disse la SS. Con un colpo secco mi tagliò le mutandine che finirono in terra. Stavo quasi per venire. Mi fecero distendere sul tavolo. Mi legarono i polsi e le caviglie forte, con i muscoli tesi. Le ginocchia vennero legate aperte. "Non male" disse. La SS e mi prese le tette e le stringe con forza. Poi prese il capezzolo e lo tirò con forza. "Ti piace così, puttana" mi disse Le sue unghie erano infilare nel capezzolo. Il dolore era misto di eccitazione. "Mmmmm" risposi soffocata, vedendo il mio capezzolo scuro e ingrossato. Il clitoride sporgeva dalle labbra. "Le piace davvero molto" disse la SS all'altra. "Si, sembra proprio, ...