1. Perverse idee


    Data: 14/10/2018, Categorie: Lesbo Etero Sesso di Gruppo Autoerotismo Autore: PeoniaBlu, Fonte: RaccontiMilu

    ... lontano non li guarderò, sarò così piena di me che da ignorare i gorgoglii delle loro larghe gole che deglutiscono saliva desiderandomi. Sono padrona della scena, faccio quello che mi va. La musica è sempre più dolce, io sempre più immobile, ma quando sento la voce di quel cantante nella mia testa va tutto in tilt e così inizio a muovermi, sinuosamente. L�unico gesto brutale lo compio per gettare via la bombetta dal mio viso e mi giro di schiena, inizio a denudarmi con eleganza e sento i rumori delle prime cinte metalliche che sbattono ai lati delle poltrone marroni. Mi volto. Avanzo edificata lungo quella passerella, piede destro perfettamente allineato avanti al sinistro e sempre così, in una scansione impeccabile, con la mia nudità rivolta verso quella platea di cui attacco a sentire le prime urla di sazietà.Mentre mi muovo schematica ma con naturalezza innata, sorridendo beffamene di quelle mani che già sfregano le loro aste, uno sguardo mi incanta e ne resto ipnotizzata.Ho scelto il pasto di questa notte, ho un movente per continuare la passerella.Scendo dal palco verso quella che dovrà essere la mia preda, intanto sento che l�eccitazione degli altri mi reclama. Devo essere pronta e perfetta quando arriverò da chi ora bramo ardentemente e, seguendo questo pensiero, lascio che lo sconosciuto della seconda fila affondi le sue mani tra le mie natiche e permetto alla sua lurida lingua di violarmi. La sua salivazione è nulla rispetto a miei umori che fluiscono. Mi piace il ...
    ... movimento che compie.Quando sono quasi soddisfatta cambio spettatore. Ho sempre fermo il mio obiettivo ed è sempre più forte l�incantesimo che esercita su me. Il suo sguardo mi istiga, sembra voglia dirmi �vediamo fin dove ti spingi� silenziosamente, tacitamente mi domina, mi comanda e mi trovo ad aprire l�asola di quel nuovo spettatore diventato protagonista. Pochi metri davanti a lei e sotto gli occhi di tutti gli altri gli succhio il pene avidamente fermandomi solo poco a giocare con le labbra. Continuo fino a quando percepisco una smorfia sul viso di lei, che mi trasmette con una diversa angolatura della bocca e appena noto la sua mano sinistra sta per infilarsi nei suoi slip , con uno scatto lascio quello che stavo facendo, lascio quel pene ancora duro che mi pretende e sono su di lei, pronta per bloccarle la mano.Ora la scena è cambiata, siamo sole nella stanza dai mille specchi. La scorgo quasi intimorita nella sua candida vestaglia bianca lavorata, nel suo corpo confinato, dalla liscia pelle olivastra e da quegli occhi grandi e blu che mi penetrano meglio di un uomo.Le poggio le labbra sulla linea tra mento e collo e la bacio piano, la lecco. Sospira. Scendo e le bacio i capezzoli, grandi il doppio rispetto ai miei, li mordo e geme. Resto bloccata dalla sua espressione angelica e in frammento di secondo in cui mi chiedo come procedere, guardando le sue palpebre lievemente chiuse, all�improvviso rimango esterrefatta. Davvero un secondo per vedere i suoi occhi grandi ...