Le Cagne - Collana l'Inferno e l'Abisso Vol. IV
Data: 14/10/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Koss
... mezzo alle gambe. Poteva farsela subito, la cagnolina era pronta, ma decise di aspettare e seguire i piani. Aveva deciso che ogni cagna sarebbe stata presa da due Padroni. Prima la cagna, da lui e Carlo, poi la cagnolina, da lui e da Francesca ed infine la cagnetta, da lui e Marco. E tutte sarebbero state prese alla presenza delle altre cagne e di tutti gli altri. Quando arrivò giù i due ragazzi stavano giocando con la cagna, le tiravano una pallina di gomma e la cagna correva a prenderla. Correre per la cagna era una parola impegnativa, ma diciamo che accelerava il suo lento incedere per far contenti i ragazzi dondolando mammelle e natiche lubricamente. I ragazzi la ricompensavano con tante carezze e coccole. Quando furono giù il Padrone prese la pallina e la tirò, la cagnolina corse a prenderla con due balzi. Lei nella sua tenuta si muoveva agile e veloce. La cagnolina riportò la pallina e lui l’accarezzò mettendogli un dito tra le labbra, la cagnolina l’accolse e lo leccò felice. Lui disse anche a lei. – Ora ti levo l’O ring, ma non devi mai assolutamente parlare. – La cagnolina scodinzolò felice. Glielo levò, la cagnolina perse bava dalla bocca, che gocciolò per terra. Era imbarazzata, ma il Padrone l’accarezzò dicendole - niente, niente, tranquilla. – Allora lei scodinzolò e si strusciò contenta tra le gambe del Padrone. Lui la pulì, era una brava cagnolina, prima con Ely aveva fatto di tutto per farla godere e c’era riuscita. Alla cagnolina Ely piaceva e giocava ...
... volentieri con lei, ma aveva capito benissimo che la dominante era Francesca. La cagnolina la temeva, ma ne era attratta irresistibilmente, più la Padrona la dominava e più la cagnolina ne era attratta. Anche questa era ben avviata verso il suo naturale degrado, non c’era stato bisogno di molto, erano già ben predisposte. Al centro della stanza c’era una grande ciotola dove le cagne bevvero, poi le portarono alle latrine. Si trattava di un bagno turco. Le cagne si immobilizzarono, avevano vergogna di farla davanti ai tre maschi che le guardavano dall’alto. Era rosse in viso e non avevano nessuna intenzione di sottoporsi all’umiliazione. Il Master si chinò sulla cagna e le fece un discorsetto. – Una cagna la fa dovunque, ma per ora starai in casa e quindi la devi fare qui, possiamo aspettare tutto il giorno, prima o dopo la farai, ma io non ho tutto questo tempo. Quindi metti le zampe lì, allarga le gambe e piscia. – La cagna ottusamente lo guardava, ma non si muoveva, l’altra osservava bovina. Il Master diede due schiaffoni alla cagna e gli occhi della bestia si riempirono di lacrime. Ma questa volta la cagna si convinse, mise le zampe posteriori sui poggiapiedi, allargò le cosce, si concentrò e dopo qualche istante un bel fiotto colò tra le gambe della schiava. Il master la tirò fuori da dove si trovava e la ripulì con della carta igienica. La schiava tremava e si lasciò fare. Poi fu il turno della cagnolina, la lezione era servita e non ci fu bisogno di punizioni. Infine le ...