1. DA SIGNORA MATURA INSOSPETTABILE A TROIA SOTTOMESSA (7)


    Data: 15/10/2018, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Autore: signoraelisa

    DA SIGNORA MATURA INSOSPETTABILE A TROIA SOTTOMESSA (7)Tornata a casa mi feci una bella doccia e poi andai a letto, ma non dormii subito, ripensavo a tutta la situazione, come in pochissime settimane mi ero trasformata, da signora irreprensibile, ormai vicina a rassegnarmi ad una vita sessuale divenuta inesistente o quasi, in una baccante, una sorta di messalina sottomessa al cazzo di Mario ed a tutti i suoi capricci, che per la verità alla fine mi portavano ad orgasmi favolosi, ormai dimenticate e, forse, mai raggiunti. Anche ripensando alla serata appena trascorsa, con un brivido di piacere, mi venivo in mente, in quel locale, con la fronte imperlata di sudore nonostante l�ambiente climatizzato, il mio imbarazzo, la sensazione che tutti potessero scoprire che me ne andavo in giro con un cuneo piantato nel culo, ciononostante alla fine ero esplosa in alcuni orgasmi, mal trattenuti, avuti lì in pubblico. Comunque il fine settimana passò come sempre, noiosamente, con mio marito che sabato sera, mi abbassava gli slip, mi saliva sopra, dava qualche colpo e si scaricava velocemente, senza curarsi di cosa avessi provato io, ma per fortuna arrivò il lunedì, il cornuto (ormai nel mio intimo lo chiamavo anche io così) parti al mattino presto per l�aereoporto che lo avrebbe portato in Cecoslovacchia, avvisai subito Mario che avevo la settimana come al solito libera e mi disse di scendere nel pomeriggio. La serata andò su la falsariga delle altre, una grande inculata, lunga, dove ...
    ... raggiunsi almeno un paio di orgasmi, per poi uscire e scaricarsi in fondo alla gola, facendomi gustare la sua sborra che sapevo di dover ingoiare tutta, ma ormai lo facevo con sommo piacere, avevo preso gusto a sentirmi in bocca, quel liquido vischioso, con quel sapore strano, sul dolce-salato, a volte più o meno aspro, penso dipendesse anche da ciò che mangiava, infine ero sul bidè, a rinfrescarmi un po� il buco, la porta del bagno mi aveva imposta doveva restar rigorosamente aperta, era anche questa una forma di umiliazione, non poter avere un minimo di intimità neanche nei momenti più personali, lui entrò, mi si parò davanti e presi i capezzoli tra le dita, alzò le mie mammelle, infilandoci il cazzo semimolle, poi guardandomi ne gli occhi con un sogghigno cominciò a pisciarmi addosso, tra le tette, sentivo il caldo del getto fino al collo per poi ricadere su la pancia, infilarsi tra i peli del pube, io ero inebedita, non avrei mai immaginato una cosa così, avrei voluto incazzarmi, ma, d�altra parte mi sembrava anche eccitante, perciò rimasi lì senza proferir parola finachè lui non terminò di svuotare la vescica sul mio corpo. A quel punto volevo farmi una doccia prima di tornare a casa, invece Mario mi fece indossare la tuta sul corpo ancora bagnato e mi disse, così ti abitui all�odore, poi dicendomi che l�indomani aveva degli impegni gravosi di lavoro, mi comunicò che mercoldì ci sarebbe stata la famosa sorpresa che mi aveva preannunciato. Giunse così il mercoldì, alle 18 e 30 ...
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