1. DA SIGNORA MATURA INSOSPETTABILE A TROIA SOTTOMESSA (7)


    Data: 15/10/2018, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Autore: signoraelisa

    ... mi disse di scendere, immaginavo che aveva comprato qualche altro giochino, magari più invasivo di quelli che già aveva, indossai la tuta, senza neanche gli slip, un paio di ballerine, presi i 2 telefoni e corsì giù. Appena entrata, mi fece appoggiare i telefonini sul tavolo, poi abbassandomi i calzoni della tuta sino al ginocchio cominciò a impastarmi le natichè spingendo il medio verso il buchino (bè, non era ormai più tanto un buchino!), mi aveva anche slacciato la cerniera della parte superiore e con l�altra mano mi impastava le tettone ficcandomi intanto la lingua in bocca, mi stavo eccitando ed illanguidendo, quando mi parve di sentir un rumore e con la coda dell�occhio scorsi un uomo seduto in poltrona che si godeva lo spettacolo! Istintivamente cercai di staccarmi per potermi minimamente riconporre, ma Mario me lo impedi, tenendomi ferma, lo sconosciuto si alzò venendoci vicino, era un uomo di c.a. 58anni, vestito con un completo sicuramente firmato ma che su di lui stava come un sacco di patate, era alto più o meno su 1 e 75, pesava c.a. 100 kg tipo flaccido, capelli biondicci volto flaccido occhi porcini, me lo in quella situazione dell�assurdo, loro due vestiti, io con i calzoni della tuta alle ginocchia e aperta davanti a mostrare le tette, mario face le presentazioni, �questo è L�avvocato Claudio XXX dello studio legale XYZ�, sapevo che era uno studio tra i più rinomati, quelli da parcelle astronomiche che si occupavano principalmente di affari transazioni ...
    ... di grossi capitali ecc, poi arivolto a lui disse,� ecco a te la signora Elisabetta ZXZ� e lui �questa è la puttana che dicevi?� �sì, gran vacca rottainculo e gran succhiacazzi�, mi finirono di togliere la tuta, poi Claudio, l�avvocato, mi artigliò le tette con violenza, col quelle manone sudate, e facendosi nuovamente cadere su la poltrona, mi trascinò in ginocchio davanti a lui, sempre strizzando un seno, si slaccio cintura e patta, calandosi gli slip, mentre lo facevo, vidi una disgustosa macchia gialla nella parte anteriore delle sue mutande, pensai disgustata, come poteva un uomo che sapeva di dover incontrare una donna per poterla scopare, non lavarsi e non cambiarsi le mutande, poi mi venne in mente come mi aveva chiamato, aveva chiesto a Mario se ero io la puttana, ecco quello che ero per lui, non una donna con cui poter far sesso ma una puttana da montare e basta! Comunque per tornare ai fatti, Claudio mi spinse la testa verso il pube, ci trovai un cazzo ancora molle, certamente molto maleodorante, mi ficco tutta quella carne in bocca, spingendomi il viso contro i peli del pube, sotto quel ventre prominente, molliccio, faceva una disgustosa piega appena sopra i genitali, ma il cazzo che nel frattempo aveva preso vita, si rivelò di tutto rispetto, forse appena meno lungo di quello di Mario, ma molto grosso; ero lì ancora ad ingozzarmi che sentii suonare alla porta, Mario disse che andava ad aprire, ed io cercai di alzarmi, per rimettermi un po� in ordine onde essere ...