1. RIMINI


    Data: 15/10/2018, Categorie: Etero Cuckold Autore: Anays, Fonte: RaccontiMilu

    Sono al mare in un bell�albergo con il mio adorato Luca, marito e complice ispiratore delle nostre avventure erotiche, lui gode nel vedermi godere e mi sprona ad essere provocante, ad eccitare con lo sguardo, con i gesti, a civettare con gli uomini che mi piacciono in modo particolare, si eccita nel vedermi posseduta da altri.L�altra sera dopo cena siamo usciti per una passeggiata, ci siamo fermati a curiosare fra le cose che vendeva un giovane immigrato senegalese, cinture e pelletteria varia posata su un telo sul marciapiede, un bel giovane alto asciutto e con un simpatico e bianchissimo sorriso, dopo un po� di trattative sui prezzi e qualche battuta scherzosa sulla qualità della merce esposta, accovacciati sulle ginocchia uno di fronte all�altra, io con le gambe leggermente aperte a mostrargli il bianco del mio piccolo perizoma, gli ho chiesto se non avesse merce di migliore qualità, mi ha guardato fra le gambe sempre sorridente e dopo esseri umettato con la lingua le carnose labbra mi ha risposto che se ero interessata a qualcosa di prima qualità avrebbe potuto mostrarmela se l�avessi seguito nel suo magazzino, non subito però ma più tardi dopo la una da sola senza l�accompagnatore. Il ragazzo mi intrigava moltissimo, e lo sguardo ammiccante con cui aveva accompagnato la proposta non lasciava dubbi sulle sue intenzioni, ho guardato mio marito che non aveva perso nulla della scena e dopo un suo cenno di assenso ho detto al ragazzo che sarei tornata all�una.Abbiamo ...
    ... ripreso la passeggiata io ero raggiante ed eccitata all�idea dell�avventura che mi aspettava, Luca era eccitato quanto me anche se dispiaciuto in quanto non avrebbe potuto assistere, mi ha consigliato di darmi e di prendere il massimo ed io gli ho promesso che al mio ritorno gli avrei raccontato tutto nei minimi dettagli. All�una sono tornata dal senegalese che ha raccolto nel telo la sua mercanzia e siamo saliti sulla sua scassatissima macchina parcheggiata poco distante, appena partiti ho iniziato a scherzare sul suo nome: Bamba, a stuzzicarlo con risatine ammiccanti, sbottonando la camicetta a causa del caldo mettendo in mostra le mie tette, scoprendo le gambe fin quasi all�inguine, finalmente ha posato la sua manona sulla mia coscia sinistra e, visto che io, con indifferenza, continuavo sullo stesso tono facendo finta di nulla anzi allargando leggermente le cosce, la portava lentamente sempre più su fino a sfiorarmi la passerina che intanto produceva i suoi caldi umori. Ha iniziato ad accarezzarmi delicatamente sopra il perizoma, ed io per facilitargli il compito ho portato il mio sedere più avanti sul sedile, incoraggiato ha spostato il triangolino del perizoma e ha infilato con facilità il dito medio nella vagina ormai allagata. Mh� Mh� Mi ha portata in una catapecchia fuori città, appena entrati mi è saltato addosso, mi ha infilato la sua enorme lingua in bocca, mi ha strizzato le tette, ha insinuato un dito nel mio culo, mi ha spogliata completamente, mi ha sbattuta su un ...
«123»