1. L'ultimo anno di liceo


    Data: 16/10/2018, Categorie: Etero Autore: FlavioGius, Fonte: EroticiRacconti

    ... gli piaceva che lei vedesse come glielo menavo rapita. Ma la professoressa, anche se vedeva o intuiva quello che stava succedendo all'ultimo banco, continuo' ad ignorarlo, forse, intelligentemente, non voleva far publicita' alla cosa e farmi vergognare. Continuava imperterrita a spiegare ,solo che uscendo dall'aula comincio a lanciarmi degli sguardi che non capivo. Ma Andrea era veramente un figlio di puttana, cosi' un giorno mi chiese di farlo anche ai suoi due amici. Non potevo accettarlo, non potevo pensare che volesse che lo facessi agli altri ragazzi ma , come al solito ,pure di non perderlo ,cambiando posto, andavo a menarlo ai suoi amici. Ero diventata la favola della classe ma pur di avere Andrea non mi interessava. Le amiche mi domandavano cosa provassi a tenere in mano quegli affari e ne ridevano. Intanto avevamo preso a frequentarci pure fuori ma quando lui una sera al cinema mi chiese di succhiarlo a lui ed ai suoi due amici mi alzai ed andai via, ma facendolo pensavo che cosi' mi avrebbe lasciato. E cosi' avvenne, mi mise da parte e un'altra ragazza prese il mio posto, ma questa era piu' brava ed esperta di me,spesso, prima che finisse l'ora precedente andava in bagno e lui e un amico la raggiungevano nei minuti successivi, ma lei lo succhiava anche al bidello, lo sapevamo tutte. La cotta scolastica e' terribile, cominciai ad essere triste, la gelosia mi rodeva davvero anche se sapevo che lui era un grandissimo stronzo. Un giorno la professoressa di filosofia mi ...
    ... disse che voleva parlarmi, il mio rendimento stava calando e lei era preoccupata, avrebbe voluto parlare con mia mamma ma ,se non mi dispiaceva, avrebbe voluto parlare apertamente prima con me da sola , mi diede l'indirizzo di casa. Quel pomeriggio mi recai a casa sua. “Cosi' Andrea, quello stronzo, ti ha lasciata” esordi' ,” io ho visto benissimo quello che ti faceva fare all'ultimo banco e come ti ha costretto a farlo a quei due bastardi dei suoi due amici” , io cominciai a piangere e lei mi accolse fra le braccia. Abbracciandomi mi accarezzava , mi stringeva e sentii' che le sue mani sfioravano il mio piccolo seno, mi rilassava, sapevo che era strano ma quelle carezze mi calmavano. Poi la sua mano scese fra le mie gambe ad accarezzarle ,tentai di staccarmi da lei ma era cosi' dolce e rassicurante, mi parlava dolcemente ed io sentivo una tenerezza infinita ed un gran calore invadermi. Quando la sua mano mi sposto' le mutandine e comincio' a toccare delicatamente le mia piccola fica non mi sarei staccata per nulla al mondo. Le sue dita indugiavano delicatamente sulla clitoride facendomi fremere e poi scendevano lungo la fessura ad accarezzare le mie piccole labbra, sentivo aprirsi la mia fica che finora non aveva mai provato un piacere simile, il primo orgasmo arrivo' quasi di colpo lasciandomi spossata e con le gambe doloranti. Ma lei continuo' ad accarezzarmi ed a baciarmi portando la mia mano a fare lo stesso alla sua fica, una bella grossa e nera fica, io imitavo quello ...