1. Brava la mia Cagna


    Data: 17/10/2018, Categorie: Sensazioni Etero Dominazione / BDSM Autore: LaCagna, Fonte: RaccontiMilu

    Credevo che quello del clistere fosse un�usanza da praticare in solitaria. Non avrei mai pensato a quanto mi avrebbe sconvolto avere degli spettatori. Uno in particolare: il mio Padrone.Era qualche tempo, infatti, che mi diceva che avrebbe voluto assistere, ma, ammetto la mia stoltezza, non lo avevo mai preso troppo sul serio. Nemmeno quel giorno, quando ancora una volta mi aveva ribadito che al prossimo clistere sarebbe stato presente. Fu divertito dalla mia faccia quando, rientrando a casa, lo trovai ad attendermi davanti al portone: un portone di quelli antichi, di legno, con il battente in ottone lucido.- �Ce ne hai messo di tempo ad arrivare a casa, Cagna. Lo sai che il tempo del tuo Padrone &egrave prezioso�.- �Non mi aspettavo di vederti, Padrone�. Ed ero sincera. I miei occhi, liquidi di emozione ed eccitazione, non riuscirono a trattenere il desiderio, finalmente appagato, di avere ancora il mio Padrone per me, per il mio corpo, per i miei gemiti, per il mio piacere. Perché il piacere di questa Cagna bastarda &egrave quello di far vibrare l�anima del suo Padrone.- �Abbiamo un appuntamento, io e te, Cagna, te ne eri forse dimenticata?� La sua voce, tagliente come una lama affilata, arrivò in profondità nelle viscere, facendomi tremare le gambe. Sapevo a cosa faceva riferimento, ero perfettamente consapevole di quello che sarebbe accaduto di lì a poco, ma mai avrei pensato, immaginato, anche solo vagheggiato di quella sensazione così sconvolgente che, di lì a poco, ...
    ... avrei sperimentato.Entrammo in casa. In silenzio. Solo il rumore dei miei tacchi e delle sue scarpe a farci compagnia. Mi prese per un braccio, obbligandomi a voltarmi, e mi baciò con una violenza quasi animalesca. La sua lingua si insinuò nella mia bocca senza che io potessi opporre resistenza alcuna: sentivo quella sensazione di calore bagnato che mi mandava in visibilio: il contatto delle nostre bocche, delle nostre lingue, delle nostre labbra aveva il potere di stravolgere totalmente i miei sensi, e d�improvviso l�universo non contava più nulla. Non so dire quanto quel bacio durò, ma lentamente il mio Padrone mi spinse verso il bagno. Aprì la porta e mi lasciò scivolare all�interno, girandomi, cosicch&egrave potessi guardare la mia immagine riflessa nello specchio. Le sue mani sul mio viso: �guarda la cagna che sei. Guarda i tuoi occhi e la tua bocca. Adesso urlerai, piangerai, ma ti farò sentire come non &egrave mai successo prima. Adesso stenditi a terra. Sarà mia cura preparare il clistere che sarò direttamente io a inserire nel tuo culo di cagna�.Sbarrai gli occhi, ma allo stesso tempo sentii montare fra le cosce un�eccitazione sconosciuta. Desideravo che il mio Padrone facesse di me ciò che nella sua mente aveva già progettato nei più piccoli dettagli. Appoggiò le sue mani forti e decise sulle mie spalle, obbligandomi così a inginocchiarmi.- �Sdraiati, cagna. Voglio vedere il tuo bel culetto per aria�. Così feci, senza fiatare, senza opporre resistenza. Sentii sulla ...
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