1. I piaceri dell'acqua


    Data: 18/10/2018, Categorie: Masturbazione Autore: Phoenix93, Fonte: EroticiRacconti

    ... fastidio che mi fa sospirare forte. Mi appoggio alla parete della doccia, abbandonando la testa all’indietro. Lascio la mano sinistra a torturare dolcemente il seno, mentre l’altra corre impaziente lungo il ventre, raggiungendo il fulcro della mia eccitazione. Mi tocco, sotto lo scrosciare dell’acqua. Mi stuzzico e mi sollecito, prima gentilmente, ma poi subito audace, con forza. Mi penetro con un dito, lo faccio uscire ed entrare. Lo porto spesso alla bocca, per assaggiare il mio umore salato e copioso. Afferro la doccia, cambiando il getto. Faccio scorrere il disco e l’acqua fuoriesce solo dai quattro fori centrali, ad altissima intensità. La indirizzo verso il clitoride, e devo mordermi il labbro per non urlare. Il getto è forte e inesorabile, mi fa tremare le gambe e mi mozza il respiro, mi fa crollare seduta a terra, a gambe spalancate. Sento l’orgasmo arrivare immediatamente ed investirmi. Ma nonostante questo mantengo il getto contro il clitoride, che non sopporta ulteriore sollecitazione. Ma non riesco a spostarlo, prolungando il piacere per un tempo interminabile, arrivando all’orlo del fastidio. Lascio finalmente andare la doccia, scostandola da me. Accasciata a terra ancora tremante prendo il bagnoschiuma. Mi insapono prima le mani, le gambe, poi la fica. La massaggio delicatamente, sentendo gli ultimi sprazzi di piacere abbandonarmi. Le dita passano oltre, arrivando all’ano. Lo tocco delicatamente, stuzzicandolo piano. Con il polpastrello indugio, disegnando dei ...
    ... piccoli cerchi intorno ad esso. Decido di entrare anche lì, piano. Mi adagio carponi sul pavimento della doccia, mantenendo il dito dentro. Mi inarco, rivolgendo il sedere verso l’alto, arrivo ad appoggiare la guancia a terra, per sostenermi e continuare ad avere le mani libere. Inizio a muovermi, a scoparmi il culo. Decido di far entrare anche il medio, insieme all’indice. Socchiudo ancora gli occhi, sognante. Mi sento avvampare, languidamente inizio a far ondeggiare il bacino, persa in quella danza, assecondando il movimento delle dita dentro di me, aiutata dalla vischiosità del sapone. Stavolta non ho fretta, non come prima. Mi godo ogni tocco, cercando di arrivare sempre più a fondo, a velocità sostenuta. L’altra mano corre verso la fica, di nuovo impaziente e bramosa di attenzioni. Senza indugi infilo due dita dentro, sospirando forte. Rimango per un attimo ferma così, godendo di quella fantastica sensazione di pienezza, divaricando di più le gambe, per facilitare ancora l’ingresso delle dita sia nella fica sia nel culo. Riparto da lì, coordinando i movimenti, gli affondi, mentre la mia immaginazione vola lontano, portando alla mente visioni di corpi bollenti e sudati, di sospiri maschili, di mani forti e decise che fanno di me ciò che vogliono. Mi abbandono completamente, rendendomi conto a sento di ciò che sto facendo, della forza e della velocità disumana con cui mi sto scopando da sola, quasi con rabbia, con disperazione. Vengo, vengo, vengo! Esplodo, pensando sempre, ...