1. Leo, collega all'uni (5)


    Data: 18/10/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: ste880, Fonte: Annunci69

    Mi addormentai vestito, col sorriso sul viso, pensando a lui, forse non mi faceva solo sesso, forse...
    
    IL WEEKEND È APPENA INIZIATO
    
    ...mi stavo innamorando, ma perché? In fondo Leo non aveva mai fatto nulla di dolce per me, fino a quel momento mi aveva farcito di sborra per poi andare; eppure io non potevo fare a meno di pensare a come sarebbe stato averlo come fidanzato.
    
    I giorni passarono tra pompe nei bagni dell'uni e anche una scopata sulle scale della cantina di casa sua, sempre con lo stesso rito: se stavamo in uni una volta finito se ne andava, quando invece andai a casa sua, anzi, nella tromba delle sue scala, mi riaccompagnò poi a casa.
    
    Io cercavo di convincermi sul fatto che una relazione fosse impossibile, e Leo invece diventava sempre più provocante e arrapante, non che prima non lo fosse, ma ormai il suo saluto era avvicinarsi al mio orecchio e sussurrarmi le peggio porcate che avrebbe voluto farmi!
    
    Un giorno però non mi accolse con la solita porcata, ma una volta che fu vicino al mio orecchio, quando io potei assaporare il suo calore, i suoi muscoli e il suo profumo, mi disse "ho casa libera questo weekend".
    
    "Vengo" dissi io precedendolo.
    
    "Bravo, ti adoro quando sei così voglioso!" disse spogliandomi con lo sguardo e andandosi a sedere.
    
    Io rimasi imbabolato come un ebete in mezzo all'aula: Leo aveva casa libera il weekend, io sarei andato a dormire di Leo, Leo mi avrebbe aperto nuovamente, Leo.. "ti adoro".. quelle parole, ero io che ...
    ... capii quello che mi faceva comodo o le disse per davvero?!
    
    Mi ritrovai così a casa sua, col mio zaino del cambio in mano, e il cazzo già di marmo nei pantaloni.
    
    "Dai entra, te la ricordi casa vero?"
    
    "Si si, è che l'altra volta non mi hai lasciato lasciato molto tempo per vederla" dissi girovagando per le stanze.
    
    "Dai su chettefrega delle stanze! Qui ci sta la parte migliore: la cappella di famiglia" disse quando arrivai vicino alla sua camera, mi affacciai per controllare e lo trovai coi pantaloni abbassati sul letto col cazzo svettante.
    
    Il weekend era finalmente iniziato, e non vedevo l'ora di vedere il proseguimento!!
    
    Ci spogliammo lentamente, tirandoci via i vestiti e baciandoci a vicenda i corpi, lo feci sdraiare e iniziai a giocare col suo sorpo: passai la lingua dalle palle alla cappella per poi salire lungo gli addominali fino ad arrivare ai capeazoli e alla sua bocca!
    
    Gli piacque e ricambiò facendomi sdraiare prono e leccandomi le palle per poi risalire fino al buchetto e poi continuare per il solco, la colonna vertebrale e arrivare a mordermi il lobo, e non risalì solo la lingua: arrivato al lobo il suo cazzo trovò posto nel mio solco.
    
    Riscese con la lingua sul solco e mi prese le mani, alternò il succhiare le dita col leccarmi il buchetto, ero davvero eccitato quando sentii una stretta ai polsi, non capii cosa fosse e provai a rigirarmi, ma Leo mi bloccò la testa sul letto dicendomi di stare tranquillo.
    
    Mi venne l'ansia: potevo muoverli ma li ...
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