Leo, collega all'uni (5) - Racconti Erotici

Leo, collega all'uni (5)

... sentivo legati, erano legati, ero legato! Mi girò mettendosi sopra di me, mi dimenai invano, e lui con estrema facilità riuscì a legare le altre due stremità delle corde ai due angolo del letto.

Urlai e mi dimenai, Leo provò a parlarmi ma non mi interessava starlo a sentire, quando afferrandomi la testa mi ficcò il cazzo in bocca.

Mi tranquillizzò avere il suo cazzo in bocca e infatti lui commentò "ecco bravo, stai buono col ciuccio, vedrai che ti divertirai" e dicendo ciò mi scopò un po' la bocca.

Dopo 5 minuti uscì dalla mia bocca titubante, ma ormai ero calmo e quindi iniziò a cercare qualcosa da sotto al letto; si rialzò e mi alzò le gambe, mi entrò con estrema naturalezza, ormai ero abituato a prendere quel bel pezzo di carne e mi scopo per una buona ventina di minuti.

Non capivo il senso delle corde, ma quando stavo per chiederglielo vidi che prese un dildo, ma non come Blue: era a doppia testa ed era lungo, lungo credo quanto un braccio!

Mi preoccupai, ma lui mi tranquillizzò, mise del ...

... lubrificante sul dildone e me lo appoggiò, mi aggrappai alle corde tanta era la pressione, ma alla fine entrò anche quello e iniziò a scoparmi col suo cazzo e tirando e spingendo il dildone dentro di me.

Dovetti ammetere che dopo il fastidio iniziale rimase solo che godimento: aprii la bocca e respiravo a stento, non ero ancora abituato a quella dose di godimento extra!

Mi scopò per altri 10 minuti e alla fine venni senza toccarmi e lui, stimolato dalle mie contrazioni, venne poco dopo sulla mia pancia; le due sborre si fusero e lui le leccò tutte per poi baciarmi.

"Wow! Grazie, non avevo mai provato qualcosa del genere, ma perché le corde?" Chiesi alla fine di tutto.

"Questo weekend voglio farti scoprire cose nuove, e non sapendo se avresti detto subito di si ho preferito fare a modo mio".

"Mi è piaciuto il tuo giocattolone, ora però le puoi togliere no?".

"Non direi, il weekend è appena iniziato".

Si alzò e uscì dalla camera, mi lasciò impanicato, legato al letto con mille dubbi che mi riempivano la testa..