1. la notte ti fa bella....


    Data: 19/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: inchiostro, Fonte: RaccontiMilu

    Ci conosciamo da anni ma è la prima volta che restiamo da soli in una situazione scomoda.È estate, un caldo asfissiante e per un problema con dei fogli del tribunale, a causa di un processo che ci vede entrambe chiamati in causa, siamo nello stesso squallido albergo.Dobbiamo rimanere qui un paio di giorni ma l’imbarazzo è palpabile:dopo le solite chiacchiere sulla situazione legale e i passi da fare il giorno successivo arriva l’inevitabile domanda “che facciamo dopo?usciamo?”;in effetti è troppo presto per andare a letto e l’amicizia che ci lega non dovrebbe creare questo tipo di problemi.Decidiamo per un pub senza pretese, la città non è grandissima e preferiamo comunque non allontanarci troppo.L’atmosfera casereccia del locale agevola l’inizio serata, domande di rito, qualche scoop su amicizie comuni per arrivare poi, complice due bicchieri di vino di troppo, a mettere in tavola le nostre fantasie.L’atmosfera già estiva si fa rovente, cresce la voglia, mi mordo le labbra ma mille immagini si fanno spazio tra i miei pensieri, mi vedo già nuda sopra e sotto di lui,la situazione prende una brutta piega: faccio cadere il discorso su cosa mi andrebbe di provare, non fosse che magari riceve il messaggio, sul fatto che in camera c’è dell’olio alle mandorle che sembra messo lì per un film di brass, lo guardo, lo so che mi vuole.Ha gli occhi in fiamme e continua a fissarmi il seno;faccio finta di niente, mi stringo un po’ nelle spalle e il mio seno si stringe al punto che sembra ...
    ... straripare dalla già succinta maglietta scollata.D’un tratto mi accorgo che ha l’etichetta della maglia rovesciata in fuori, è un’occasione troppo ghiotta per declinare l’invito, ben consapevole però che dopo la mossa che sto per fare non ci potremo più fermare, ma si sa:l’occasione fa la donna ladra.Senza spiegargli cosa sto per fare mi avvicino a lui, mi sollevo pochissimo per far essere i miei seni a breve distanza dalla sua bocca, ma quel tanto che basta da potergli solo far percepire l’odore della mia pelle, gli sistemo l’etichetta come il peggior diavolo travestito da angioletto potrebbe fare.È eccitato, impossibile non notarlo, balbetta e la sua erezione non è certo un mistero.Finisco la birra in due sorsi, il mio passato da maschiaccio a volte aiuta, e fingo un forte mal di testa che mi spinge a chiedergli di tornare in albergo.È disorientato e questo gioca molto a mio favore, non capisce come andrà a finire la serata e la coscienza di questo suo smarrimento mi provoca ulteriormente voglia, sono un lago, mille pensieri piccanti mi affollano la testa, non mi posso fermare, ne morirei.Sulla strada del ritorno gioco d’astuzia e ricomincio il mio gioco di seduzione:con una scusa banale gli prendo le mani, faccio passare il mio dito tra le fessure della sua mano sinistra,la massaggio chiedendogli come sia possibile che abbia le mani così morbide.Non riesce a parlare, tenta di rispondere ma glielo leggo negli occhi, finalmente se ne esce con un “certo che se fai così”.Tesoro, ...
«123»