Tutto il mondo fuori
Data: 27/09/2017,
Categorie:
Sensazioni
Etero
Autore: Cuckoo, Fonte: RaccontiMilu
C'è stato un periodo della mia vita, invero breve, in cui le feste in casa si sprecavano. Ogni occasione era buona per riunire un gruppo di persone, un mucchio di alcol, cibo e musica ad alto volume. Che fosse un addio, un arrivo, una ricorrenza o semplicemente un modo per animare la serata, ci si ritrovava con la casa piena di gente e voglia di divertirsi. In alternativa si andava alla ricerca di una bottiglia e ci si presentava alla festa col gentile omaggio che avrebbe contribuito alla riuscita della serata. Non ricordo cosa stavamo festeggiando quella sera, però erano gli altri a portare le bottiglie. Non conoscevo neanche tutti i volti. Tra quelli conosciuti, mi sorprese la presenza di Claudia. La conoscevo da qualche mese tramite amicizie in comune, assenti in quella occasione. Per quello, non mi aspettavo di vederla lì. Era simpatica, Claudia. Era anche una ragazza graziosa, con il viso contornato da folti ricci neri e gli occhi di un verde brillante. Le gambe, suo punto forte, sostenevano un esile corpo, alto all'incirca 170 cm e dotato di poche curve. Il seno si intravedeva a fatica da sotto il vestito indossato per l'occasione, che in compenso esaltava il suo fondoschiena: seppur poco formoso era capace di calamitare più di uno sguardo. Non c'era mai stato nulla che facesse suppore un qualche interesse tra di noi. Lei aveva i suoi problemi di cuore, io i miei, su strade completamente differenti. Fu con mia grande sorpresa dunque che si avvicinò con fare ...
... deciso (per me insolito da parte sua), non prima di aver vuotato diverse volte il bicchiere che accompagnava ogni suo passo sempre più incerto su quei tacchi neanche tanto vertiginosi. Mi salutò affettuosamente e mi invitò a brindare con lei. Fui contento ad assecondarla. Volevo godermi la serata, scacciando via i problemi che mi portavo dietro, avrei voluto che non facessero parte di me, e un buon sorso di vino non poteva che aiutarmi nell'impresa. Bevemmo tutto di un fiato, e tutto di un fiato mi disse che quella sera ero particolarmente bello. Incassai il complimento mentre lanciava sguardi languidi e poco equivocabili. Le chiesi che fine avesse fatto il suo amato. "non mi vuole, mi ha cacciata", rispose. "mi dispiace, sai" "non importa, ora ho te", mi disse allungando le mani dietro il mio collo e avvicinandosi col viso. Provò a baciarmi, ma il peso dei miei problemi era troppo vicino, presente e vivido. Mi scansai. Cambiai stanza e andai a sedermi su un divano. Passai un po' di tempo a riflettere sull'accaduto, quando Claudia tornò alla carica. Il mio gesto non sembrava averla allontanata, anzi l'aveva spinta a osare di più. Si avvicinò e si sedette sulle mie gambe, senza troppi complimenti. Non le dissi di alzarsi, ma mi soffermai a guardare quelle gambe lunghe e tornite, apprezzando il contatto con il mio corpo. Potevo sentire il suo respiro e il suo odore di vaniglia. Lei si accorse che non le ero indifferente, e iniziò anche a stuzzicarmi, accarezzandomi il viso e ...